Frida al Teatro dei Documenti con Enrica Rosso

Frida Kahlo, la notissima pittrice messicana, torna a vivere nell’appassionato monologo FRIDA K. di Valeria Moretti, messo in scena ed interpretato da Enrica Rosso in prima nazionale dall’11 al 13 marzo 2011 al Teatro di Documenti di Roma.

L’intensità magnetica dello sguardo, la bellezza e fierezza inusuali, una pittura sorprendente ed inquietante, l’incidente e la brutalità degli interventi chirurgici, la fiammante fede politica, le turbolente vicende amorose (dal marito, il noto pittore Diego Rivera, alla liaison con Trotzky compreso qualche intermezzo femminile), la poeticità dell’abbigliamento, la leggenda del surrealismo… Tutto concorre a fare di Frida Kahlo un personaggio e un simbolo, oggi celebrato dalla piece FRIDA K. che investiga a fondo sulla vita e la personalità della grande pittrice attraverso la voce e il corpo di Enrica Rosso in un’intensa prova attoriale.

“Come avvicinarsi ad un’icona del Novecento che si è messa in scena nella vita lasciandoci infinite, ipnotiche, immagini di sé? Una personalità di questo calibro pretende una grande misura e una rispettosa semplicità nella messa in scena, per restituirne, senza voler imitare l’essere umano, la straordinaria energia vitale. Lavorando sulla sensualità della pittrice, cosi evidente negli scatti che la ritraggono, ma anche dalle composizioni dei suoi quadri, mi sono ritrovata, senza sceglierlo, a scaturire un idioma  che suggerisce un ritmo dolce, suadente, che profuma di esotico e quasi culla, salvo frangersi imperiosamente, come un respiro spezzato, quando il corpo si impone con le sue trafitture. Visivamente ho costruito un abito - costume che rendesse oltre il folklore,  il rigore di questa artista straordinaria dal fascino magnetico.

Seguendo la traccia di un diario e l’idea di sfogliarne la vita, la mia Frida, colta nel  privato, si fa compagnia raccontandosi a Nina bonita, alter ego immaginario che lei fa affiorare disegnandolo con la punta delle dita ( Frida stessa, costretta all’immobilità, aveva inventato questo gioco per riempire il vuoto della sua infanzia). Frida è prossima alla dipartita, non cade nella trappola della dismissione, al contrario si da completamente al teatro dei ricordi e li ricompone in un personalissimo  gioco dell’oca trasformando con la creatività e una sorprendente forza di  volontà, un’esistenza  al limite della sopportazione senza mai perdere entusiasmo.  M’è parso urgente dar luce a tanto inequivocabile amore per la vita in un’epoca opaca  che si trastulla di inezie. “ 

Enrica Rosso

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Teatro di Documenti Via Nicola Zabaglia, 42  tel. 06 5744034 ore 10-18 oppure 347 0403728