IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti. Il jazz visto dalla luna

"Il jazz visto dalla luna" è un'opera-poesia in forma di cunto. Uno sguardo dalla luna, per frammenti, sul secolo del jazz, e su alcune relazioni pericolose tra jazz e musica colta e pensiero poetico e musica popolare stretti dalla morsa implacabile e teatrale degli avvenimenti del “secolo breve” e della sua crudele etnografia. In prima italiana sabato 13 dicembre alle 17.30 nell'Aula Magna della Sapienza Università di Roma, per la stagione della IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti.

C’è un Astolfo antico e contemporaneo a raccontare (e intravedere ) dalla luna, per caso, che jazz non è solo musica, è piuttosto quel cromosoma improbabile, quel virus imprevisto, quel linguaggio diverso, generato nella cultura del Novecento, in un luogo preciso, dall’implosione di un mix di etnie, razze, visioni, energie e come una malattia, come un’ombra inarrestabile, come un fantasma delle anime, in musica, e non solo, ha contagiato il mondo. E’ un fantasma che ancora si aggira!

Dice Alan Lomax: "Hanno chiamato il Novecento l’età dell’ansia ma avrebbero dovuto chiamarla il secolo del blues… Questa sindrome moderna era la norma per i coltivatori  di cotone e per i lavoratori stagionali che un secolo fa vivevano del delta del Mississipi"."Il jazz visto dalla luna" è il numero zero di un originale concert teso a rilevare con lo spettatore e l’ascoltatore un’indagine e ad identificare il "cromosoma J".

Animato dal cunto mediterraneo di Mimmo Cuticchio, uno degli ultimi eredi della tradizione dei "cuntisti" siciliani, e illuminato da uno dei più importanti quartetti del mondo, il Balanescu Quartet, che nei suoi concerti alterna i grandi classici ai Kraftwerk. Con la voce straordinaria di Maria Pia De Vito, che nella sua ricerca sulla vocalità ha spaziato dal free jazz alla tradizione napoletana e dall'elettronica alla musica barocca.

E con alcuni solisti di prima grandezza che arrivano provvisoriamente dalla luna per raccontare questa storia: il pianista Sal Bonafede, premiato per il migliore disco dell’anno dalla rivista Musica Jazz; Luigi Cinque, eclettico strumentista, compositore e regista cinematografico, qui vox, sax soprano e live electronics; Patrizio Fariselli, tastiere e live electronics, già collaboratore di Demetrio Stratos e fondatore degli Area; il clarinettista Gabriele Mirabassi, che ha collaborato con Richard Galliano e Andrea Lucchesini, Mario Brunello e Mina.

Tutti insieme daranno vita per questo concerto alla "Hypertext O'rchestra".
Scorrerà un vero e proprio film durante il concerto. Una videoscenografia doppia a cura di Lazyfilm e Kinema. Il progetto e le musiche originali sono di Luigi Cinque con citazioni di grandi del blues e del jazz e di Stravinsky, Varèse, Cage, Davis, Balanescu, AREA, Kraftwerk, African and Balkanian music.

Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città 2014-16, Sapienza in Musica, realizzato con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Dipartimento Cultura.

IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti
Sabato 13 dicembre  2014, ore 17.30
Aula Magna – Sapienza Università di Roma
Piazzale Aldo Moro 5

Il Jazz visto dalla luna
un racconto in musica in prima nazionale di Luigi Cinque
Balanescu Quartet
Mimmo Cuticchio, cunto
Maria Pia De Vito, voce
Sal Bonafede, pianoforte
Luigi Cinque, vox, sax soprano e live electronics
Patrizio Fariselli, tastiere e live electronics
Gabriele Mirabassi, clarinetto
"Hypertext O'rchestra"

Una coproduzione IUC- Istituzione Universitaria dei Concerti e IncontriFestival /Mrf5 mus&film 
con la collaborazione di Cadmo/Le vie dei Festival
Videoscenografie a cura di LazyFilm e Kinem

BIGLIETTI: Interi: da 12 euro a 20 euro (ridotti da 10 euro a 16 euro), under 30: 8 euro, under 14: 5 euro
INFO:  tel. 06 3610051/2    
            www.concertiiuc.it
           botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it