IUC. Quartetto di Cremona. Late Quartets

Punto di forza delle programmazioni dell’Istituzione Universitaria dei Concerti il consueto focus sui quartetti d’archi. A cominciare dal Quartetto di Cremona, eccellenza cameristica mondiale legata alla IUC da un rapporto decennale in esclusiva su Roma.

Dopo tanti progetti monografici, è la volta di Late Quartets, ciclo in due concerti - il primo martedì 28 novembre alle ore 20.30 in Aula Magna - in cui si esplorano opere della maturità di Šostakovič, Dvořák, Borodin, Beethoven, Janáček e Mendelssohn.

In quasi venticinque anni di carriera (che festeggeremo nel 2025) - raccontano i musicisti del Quartetto di Cremona - abbiamo avuto il privilegio di studiare e suonare una quantità ragguardevole di brani, più e meno conosciuti, dell’immenso repertorio per quartetto d’archi. Tra di essi, alcune pietre miliari, come i quartetti di Beethoven, che hanno segnato profondamente il nostro modo di pensare al quartetto e alla musica, e ci hanno mostrato il percorso musicale di un artista e il suo cambiamento nel tempo. Con il passare degli anche il nostro criterio di valutazione e scelta dei brani da proporre in programma si è evoluto. Abbiamo notato che, in qualche modo, ora c’è una maggiore propensione verso le opere più mature dei compositori, che ci paiono essere più significative dal punto di vista sia compositivo che del messaggio poetico.  Tranne rari casi, i primi tentativi di un compositore che si cimenta nel “campo minato” del quartetto d’archi sono meno riusciti o soddisfacenti dei successivi

Eccezioni che confermano la regola sono Verdi, Debussy o Ravel, che malauguratamente hanno limitato la loro produzione quartettista al singolo lavoro: chissà altrimenti che ulteriori capolavori avremmo oggi. Da qui l’idea di raggruppare alcuni dei lavori più maturi di alcuni compositori, che rappresentassero una spinta artistica maggiore rispetto al passato, o un’innovazione rispetto alla propria produzione. “Late Quartets” è un progetto declinato in due concerti, nel primo dei quali si potrà ascoltare di Shostakovich il poco ortodosso tredicesimo quartetto (che inizia con un tema “dodecafonico” suonato dalla viola), ed affini capolavori di Borodin, Dvorak, Mendelssohn. Nel secondo concerto invece eseguiremo di Beethoven la grandemente dibattuta Grande Fuga, di Janacek il suo secondo quartetto “Lettere intime” (scritto l’anno della sua morte e sull’onda di un amore ossessivo durato una vita). Un’antologia di alcuni dei brani più profondi ed intensi del repertorio per quartetto ci è sembrato un buon modo per continuare il bel viaggio intrapreso con il pubblico della Sapienza.

IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
79aStagione 2023-2024
Martedì 28 novembre ore 20.30
Quartetto di Cremona
Cristiano Gualco - violino Nicola Amati, Cremona 1640
Paolo Andreoli  - violino Paolo Antonio Testore, Milano ca. 1758 (Kulturfonds Peter Eckes)
Simone Gramaglia - viola Gioachino Torazzi, ca. 1680 (Kulturfonds Peter Eckes)
Giovanni Scaglione - violoncello Dom Nicola Amati, Bologna 1712 (Kulturfonds Peter Eckes)

Late Quartets (I)

Dmitrij Šostakovič  Quartetto n. 13 op. 138
Antonín Dvořák  Quartetto op. 96 “Americano”
Aleksandr Borodin  Quartetto n. 2

Biglietti: € 25 - 20 - 15
Under 30 € 8

Media Partner
Per la stagione 2023-2024 la IUC ha rinnovato l’accordo di media partnership con Radio Vaticana, che si ringrazia.

Le attività della IUC sono realizzate con il contributo del Ministero della Cultura

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