Orchestra Sinfonica di Roma. Glinka, Schubert e Mendelssohn

Di Glinka, Schubert e Mendelssohn saranno le musiche per il prossimo concerto dell'Orchestra Sinfonica di Roma patrocinata dalla Fondazione Roma - Arte - Musei, Direttore Artistico e Musicale Maestro Francesco La Vecchia, domenica 21 ottobre alle ore 17:30 e lunedì 22 alle ore 20.30, Auditorium Conciliazione. Dirige il talentuoso brasiliano Carlos Prazeres, solista Filippo Faes.

Forse l'opera più famosa di Michail Ivanovič Glinka (Novospasskoe, 1 giugno 1804 – Berlino, 15 febbraio 1857) è Una vita per lo Zar l'epopea di Ivan Susanin. Non si tratta ancora di un'opera totalmente rivoluzionaria, in quanto contiene reminiscenze sia italiane che francesi, ma il tentativo di uscire dagli schemi e fondare l'opera russa è già evidente. I caratteri romantici dell'arte di Glinka si accentuarono nell'opera successiva, Ruslan e Ludmilla del 1842, ispirata ad un poema epico di Puškin.

Un più marcato carattere russo si registra nell'impianto modale, nel sapore orientaleggiante delle melodie e della strumentazione, nell'adozione di ritmi insoliti. Il libretto ebbe una vita travagliata e ad esso misero mano ben cinque persone e fra esse lo stesso Glinka.  La prima avvenne a San Pietroburgo il 27 novembre 1842, al Teatro Bol'šoj Kamennyj. L'opera venne particolarmente apprezzata da Franz Liszt che ne scrisse alcune trascrizioni per pianoforte.

La Fantasia in Do Maggiore Wanderer D 760 op. 15 (titolo originale: Wanderer Fantasie) di Franz Schubert (Vienna, 31 gennaio 1797 – Vienna, 19 novembre 1828) fu scritta nel 1822, periodo di malattia per il compositore viennese. Costituisce uno dei pilastri dell'ampio bagaglio compositivo di Schubert, che in essa assimila tutte le sue esperienze compositive precedenti, rendendo la Fantasie un manifesto dello sviluppo sinfonico del suo secolo, l'Ottocento.

È composta da quattro movimenti collegati fra loro, che riprendono l'articolazione-tipo dei pezzi sinfonici classici: Allegro - Adagio - Scherzo - Finale. Il tutto è originato da una sola cellula ritmica, tratta dall'ononimo Lied "Der Wanderer", sempre di Schubert. Proprio perché tecnicamente complicata e musicalmente elevatissima, la Wanderer è diventata per molti pianisti un cavallo di battaglia. L'amore di Franz Liszt per Schubert lo ha portato a trascrivere oltre cinquanta sue opere per solo pianoforte, tra cui si annovera la Fantasia in Do Magg.

La Sinfonia n. 3 in La minore, op. 56, nota con il nome di "Scozzese" fu composta da Felix Mendelssohn (Amburgo, 3 febbraio 1809 – Lipsia, 4 novembre 1847) in un lungo intervallo di tempo: dal 1829, data del viaggio in Scozia del compositore, al 1842, anno della stesura finale. La partitura riporta una dedica alla regina Vittoria e la prima esecuzione ebbe luogo a Lipsia il 3 marzo 1842. La pubblicazione in forma completa avvenne nel 1843.L'opera è articolata in quattro movimenti: Andante con moto - Allegro un poco agitato, Vivace non troppo, Adagio, Allegro vivacissimo - Allegro maestoso assai. Il secondo movimento presenta i tipici caratteri della musica folk scozzese.

Auditorium Conciliazione
Orario botteghino:
Dal Martedì al Venerdì: Ore 12.00 - 18.00 | Lunedì: Ore 12.00 - 19.30 | Domenica: Ore 15.30 - 16.30
La Domenica e il Lunedì è possibile acquistare gli abbonamenti fino ad un ora prima del concerto.
Via della Conciliazione, 4 - 00193 Roma
Per Informazioni: Fondazione Arts Academy 06 44252303 | Greenticket 800 904560
 
ACQUISTO ON-LINE
www.greenticket.it