Piano B pubblica Muir, il profeta della Natura incontaminata

Dal 26 aprile sarà disponibile in tutte le librerie John delle montagne: I diari inediti  (Piano B, 18 euro, 228 pag.) di John Muir, fondatore del più antico movimento ambientalista, alpinista, geologo, inventore, naturalista è stato il più ispirato narratore della natura incontaminata: il profeta “dei più sublimi e dolci vangeli delle terre selvagge della Sierra”.

John delle montagne raccoglie una selezione di scritti tratti da una storica edizione dei diari inediti di Muir, curata da Linnie Marsh Wolfe, mai pubblicata in Italia. Questo primo volume copre gli anni della comunione spirituale con la valle dello Yosemite (1869-1873): sui taccuini che portava sempre legati alla cintura, John Muir annotava esperienze, scoperte e le incredibili descrizioni delle sue escursioni sulle vette inviolate, dove si accampava oltre i 4000 metri, da solo, in maniche di camicia con del tè e del pane secco.

"Mi fonderò nei cieli dello Spirito."

"È sorprendente quanto in alto e lontano possiamo arrampicarci sulle montagne che amiamo, e quanto poco abbiamo bisogno di cibo e vestiti."

“Ho lasciato il cavallo al prato e sono partito a piedi verso la vetta. Ho raggiunto presto la cima del vecchio monte Whitney, a un’altezza di circa 4265 metri. Ho seguito le stelle e a mezzanotte ero tra gli aghi della vetta. Lì, per non congelare, ho dovuto ballare tutta la notte; la mattina dopo ho cominciato ad avvertire la stanchezza e i morsi della fame” (15 ottobre 1873).

La sua capacità di fondere le descrizioni naturali con la poesia, di unire la ricerca scientifica con la tensione spirituale, raggiunge in questi diari il culmine della sua produzione letteraria.

Dotato di ottima salute, insaziabile curiosità e spregiudicato senso di indipendenza Muir intraprendeva ardui viaggi di studio, vagando di roccia in ruscello, accampandosi dove la notte lo sorprendeva.
“Quando scopro una nuova pianta, mi siedo accanto a lei per qualche minuto o per un giorno, per provare ad ascoltare ciò che ha da dirmi”, con questo metodo studiò la natura, elaborò la teoria dell’origine glaciale delle valli ed entrò in armonia con il creato.

I diari degli anni qui raccolti sono tra i più mistici degli oltre 60 che scrisse nella sua vita, molte sono le annotazioni sulla contemplazione della natura selvaggia: “ ci si trova rapidamente assorbiti dal valore spirituale delle cose, il corpo svanisce, e l’anima liberata se ne va in altri lidi…la Terra, vista nelle pure lande selvagge delle montagne, è quanto di più divino il cuore umano possa concepire”.

Nelle sue ascensioni John Muir coglie i simboli di un amore eterno, sente di partecipare al canto infinito della creazione: dallo schianto del tuono allo schiudersi del fiore più minuto ode “Il Canto di Dio, che continua a cantare per sempre”. Nella bellezza dell’eterna rinascita delle stagioni “persino la morte è armonia, solo nei macelli e nei letti soffici delle case la morte giunge terribile, c’è più piacere che pena nella morte naturale”, ed è proprio nel tempo della morte autunnale che la nostra fede nella fermezza della Natura si fa più salda.

 “Ogni seme reca in sé l’estate ventura, e alcuni di loro, come la sequoia e il cedro, migliaia di estati.”

Piano B
John delle montagne: I diari inediti
18 €, 228 pp.