Santa.Cecilia. Il ritorno di Jukka-Pekka Saraste

Dopo il grande successo dell’ultimo concerto trasmesso il 5 febbraio in live streaming sul canale YouTube dell’Accademia e su Rai Radio Tre che ha registrato quasi 100.000 collegamenti, il nuovo appuntamento con la stagione digitale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è in programma il 19 febbraio alle 20.30 (In live streaming su youtube.com/santaceciliatv e in diretta su Rai Radio Tre).

Il concerto vede il ritorno, dopo 28 anni di assenza dalla scena romana, del direttore finlandese Jukka-Pekka Saraste sul podio dell’Orchestra ceciliana per dirigere i Folk Songs di Luciano Berio e la Sinfonia n. 5 di Čajkovskij. La serata si apre con l’omaggio a Luciano Berio, scomparso nel 2003, compositore tra i più famosi al mondo e figura di spicco del XX secolo (e Presidente dell’Accademia dal 2000 al 2003) di cui Saraste dirigerà i Folk Songs per voce e orchestra interpretati dal mezzosoprano Stefanie Irányi. I Folk Songs, inizialmente per voce e sette strumenti, furono composti nel 1964 come «omaggio all’intelligenza vocale di Cathy Berberian», allora moglie del compositore, e vennero trascritti solo successivamente, nel 1973, per grande orchestra. Sono undici canti popolari provenienti da diverse parti del mondo, che il compositore disse di aver trovato in antologie, vecchi dischi, o appreso dalla viva voce di amici e che ha reinterpretato ritmicamente, metricamente e armonicamente. “Il discorso strumentale” afferma Berioha la funzione di suggerire e di commentare quelle che mi sono parse le radici espressive, cioè culturali, di ogni canzone”.

«È la prima volta che i Folk Songs, nella versione del 1973, si eseguono nei concerti della stagione sinfonica», afferma il Presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro. «Con questo concerto», continua dall’Ongaro, «si avvia il complesso e lungo progetto dedicato a Luciano Berio e che ruota intorno al Concorso di composizione internazionale a lui intitolato e realizzato con diversi partner, tra i quali il centro Studi Luciano Berio. Il progetto prevede, oltre all’esecuzione di questo capolavoro, anche quella dell’opera commissionata al compositore vincitore della prima edizione del Concorso, Yikeshan Abudushalamu (in prima assoluta il 12 marzo prossimo diretta da Antonio Pappano). È quindi un appuntamento dedicato al compositore, Presidente anche della nostra Accademia dal 2000 al 2003, che è destinato a rinnovarsi nei prossimi anni». 

Nella seconda parte del concerto, Saraste affronterà una delle pagine più sofferte di Čajkovskij: la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64, di cui è celebre lo struggente tema affidato al corno nel secondo movimento. Composta in soli quattro mesi tra il maggio e l'agosto del 1888 dopo un periodo di depressione e di stasi creativa, l’opera fu diretta da Čajkovskij il 5 novembre a San Pietroburgo ottenendo un discreto successo di pubblico ma fu duramente criticata dalla stampa, con la conseguenza che il compositore cadde ancora una volta in preda allo sconforto. Lo stesso autore si sarebbe ricreduto grazie ai successi ottenuti dalla Quinta nei concerti da lui diretti durante la tournée europea del 1889-1890 e quando anche Brahms la elogiò. La Quinta Sinfonia riprende della Quarta il principio ciclico dell’idea ricorrente, con il tema “del destino” che ritorna in tutti i suoi movimenti,  ma “modificato nel metro e nel modo, cambiando così la sua virtualità espressiva”.  

Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia
19 febbraio ore 20.30

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Jukka-Pekka Saraste
direttore
Stefanie Irányi  mezzosoprano

Berio                   Folk Songs
Čajkovskij          Sinfonia n. 5