Il segreto di Ella in prima nazionale al Teatro dell'Angelo

L’associazione Culturale mtm mimoteatromovimento presenta in prima nazionale ELLA’S SECRET di Harris Freedman con Lydia Biondi, Michetta Farinelli e la regia dell'autore Harris Freedman, assistente alla regia Giovanni Morassutti. La Sinagoga di Siegen in fiamme durante la notte dei cristalli sarà presentata al Teatro dell'Angelo dall'8 al 25 marzo 2012.

8-25 marzo 2012
da giovedì a sabato ore 21 – domenica ore 17.30
Teatro dell’Angelo (sala Ridotto)
8 marzo ore 20,30
La prima dello spettacolo verrà preceduta da un breve incontro introduttivo curato dall’Associazione Prospettive Mediterranee al quale saranno presenti:
Claudio Procaccia - Dipartimento Beni e Attività Culturali Comunità Ebraica di Roma
Leone Paserman - Presidente Fondazione Museo della Shoà di Roma
Enrico Molinaro - Presidente Associazione Prospettive Mediterranee

Noi, i sopravvissuti, non siamo i veri testimoni.
I veri testimoni sono gli annegati, i sommersi, gli annientati”

I sommersi e i salvati, Primo Levi

IL TESTO
In una tranquilla domenica mattina, Ella riceve una visita inaspettata da parte di Helga, una donna che lei non ha mai visto prima. Entrambe le loro vite sono state condizionate dalla stessa persona, un ufficiale nazista delle SS. Helga ha una missione, Ella ha un segreto. E se fosse un incubo…?

Ella’s secret, già rappresentato negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, è un’opera delicata e toccante che affronta la grande tragedia dell’Olocausto attraverso l’incontro/scontro di due donne. Ambientata nella Londra degli anni ’80, la storia di Ella, scampata alla strage nazista quando giovanissima è riuscita a riparare in Inghilterra, e di Helga, vissuta nella Germania di Hitler, mette drammaticamente a confronto due realtà inconciliabili: quella di chi non si è potuto esimere dal conoscere lo sterminio e quella di chi ha potuto volgere lo sguardo altrove, tedesca tra i tanti tedeschi che non seppero o finsero di non sapere cosa stava accadendo. A quarant’anni dall’Olocausto le due donne si fronteggiano, affrontando il nodo di un legame che le accomuna e al tempo stesso le separa. Sarà il momento della verità, motivo di una spietata analisi storica e dolorosa indagine del proprio personale vissuto.

IL CONTESTO
Gli eventi narrati in Ella’s Secret sono inquadrati nella storia della comunità ebraica di Colonia, comune a quella di molte altre città tedesche. La zona dell’attuale area urbana già nel 50 a.C. era conosciuta dai Romani, che cento anni dopo ci stabilirono un avanposto romano fondando la città Colonia Claudia Ara Agrippinensis. Dal 321 d.C. con l’Editto di Costantino, per una serie di motivazioni concomitanti ebbero inizio le persecuzioni nei confronti della comunità ebraica. La prima Sinagoga fu distrutta per ben tre volte fino all’epoca dell’espulsione del 1424 e anche la prima Crociata portò morte e distruzione.

Le mura del ghetto furono erette nel 1106 e nei centoventi anni successivi gli ebrei furono protetti da apposite leggi solo a fronte di gravose tasse imperiali. Nei secoli successivi furono sempre più discriminati ed emarginati, fino all’espulsione. Solo nel ‘700, con l’annessione della Renania alla Francia, gli ebrei possono rientrare previa richiesta di permessi di residenza.

Quando, nel 1815, la regione viene incorporata alla Prussia, circa mille ebrei vivono a Colonia, ma otterranno l’uguaglianza dei diritti civili solo quarant’anni dopo. All’avvento del Nazismo, i 20.000 ebrei residenti a Colonia rappresentano il 2,5% della popolazione: il vento nero che nella primavera del 1933 si abbatte sulla Germania non risparmia questa grande comunità, ebrei e oppositori politici sono torturati e uccisi, i libri ebraici vengono bruciati sulla Piazza della Università. Gli ebrei polacchi ivi residenti vengono deportati nel 1938 e la terribile “Notte dei cristalli”, nel novembre dello stesso anno, distrugge libri, sinagoghe e negozi e all’inizio della seconda guerra mondiale; il 1°settembre 1939, più del 40% della popolazione ebrea della città è emigrato. Chi rimane viene costretto a sottostare a coprifuoco, razionamento di cibo e discriminazioni varie. Due anni dopo gli ultimi residenti nel ghetto vengono deportati a Est, inclusi gli ariani sposati con un ebreo.

Destinazione: Theresienstadt, Lodz, Rega, Lublin (Majdenak), Minsk, Auschwitz. Al termine della guerra, nel ’46, solo 600 ebrei faranno ritorno in città. (il materiale informativo è tratto da: L’Olocausto di Martin Gilbert, Giustizia non vendetta di Simon Weisenthal)

NOTE DI REGIA
Mi è stato chiesto di scrivere una nota di regia, però non posso farlo senza la collaborazione dell'autore, cioè me stesso. Come drammaturgo ho sempre sentito di dover scrivere sugli eventi europei dal 1933 al 1945, avendo conosciuto bene parecchi sopravvissuti. Ho fatto molte ricerche su quel soggetto grande e complesso che è l’Olocausto, chiedendomi cosa fosse possibile dire di nuovo dopo tutti i film, i programmi televisivi, i libri prodotti ogni anno. Sembra che l'interesse nella storia di nazismo, antisemitismo e Olocausto sia inesauribile: che cosa avrei potuto aggiungere?

Quanto è accaduto ad opera dei nazisti fra il 1933 e il 1945 in Germania e in tutti i paesi dell'Europa occupata è incomprensibile. E’ incredibile che sia avvenuto in Germania, un paese 'civilizzato', 'colto', ‘cristiano’ ed è inaudito che sia successo sotto gli occhi di tutti: Europa, Stati Uniti, Vaticano, senza alcun tentativo chiaro ed efficace di salvare gli ebrei, se non qualche sporadico e spontaneo intervento di laici, preti o suore. Dopo molte indagini ho completato il copione di Ella's Secret con soddisfazione, ma anche con una certa preoccupazione, per aver trattato il più esaminato e conosciuto evento del ventesimo secolo. Soprattutto mi premeva rispettare i sopravissuti. Ho iniziato quindi a presentare alcune letture del testo, senza prevedere le reazioni che avrei finito per provocare e che credo siano più significative di qualsiasi mia annotazione sulla messa in scena.

Al termine di una lettura, una donna anziana raccontò di essere sconvolta dal testo perché suo padre era stato ad Auschwitz insieme a Primo Levi: era un ebreo tedesco utilizzato come interprete fra tedeschi e italiani, ma al contrario dello scrittore non era sopravissuto. A Londra, un anziano commosso mi disse che a causa mia e del mio copione aveva preso una decisione: “prima di morire devo scrivere quello che è successo a me durante la guerra”. Anche il mio amico Mark si sentì spinto a condividere la sua impressionante storia: aveva cinque anni il 1 settembre 1939 quando i nazisti invasero la Polonia; i genitori lo travestirono da bambina dicendogli che se fosse stato scoperto non avrebbe dovuto dire neanche una parola, solo sorridere, continuamente, niente di più. Così quando un ufficiale delle SS mise la canna della rivoltella nella bocca di Mark, lui lo guardò dritto negli occhi e continuò a sorridere. Alla fine l’uomo, ebbe pietà del bambino: “mi ricordi mia figlia”, disse. E ritirò la rivoltella.

L’AUTORE
Harris Freedman è autore e regista teatrale e cinematografico. Nato a New York, la sua vita privata e professionale si è svolta sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, ed i suoi testi sono stati rappresentati in ambedue i paesi. Da qualche anno vive e lavora in Italia, dove oggi viene presentato in prima nazionale Ella's Secret, già sul palcoscenico di Seattle, Washington (USA), presso l’Ethnic Cultural Centre Theatre. Autore conosciuto in tutto il panorama anglosassone, le sue opere hanno circolato in importanti teatri statunitensi e britannici.

8-25 marzo 2012

da giovedì a sabato ore 21 – domenica ore 17.30

Teatro dell’Angelo (sala Ridotto)

Via Simone De Saint Bon, 19 00195 Roma

Informazioni e prenotazioni - 06.37513571, 06.37514258, info@teatrodellangelo.it