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  • Con l’imperdibile Petite Messe solennelle, ultimo grande capolavoro di Gioachino Rossini, riprende il festival di OperaInCanto, intitolato quest’anno “Rossiniania”, perché interamente dedicato a Rossini e più in particolare alla sua musica non operistica, che consente di scoprire il genio di Rossini da angolazioni più varie, curiose e insolite, superando i vecchi cliché.

  • Dal 26 settembre al 7 dicembre 2023 Roma Sinfonietta porta “Pillole musicali” ai pazienti e al personale sanitario del Policlinico Umberto I di Roma.

  • Dal 30 settembre al 29 ottobre 2023 apre al pubblico la mostra Danilo Maestosi. Le tele di Penelope. Partitura a schema libero in 5 movimenti, a cura di Erminia Pellecchia, negli spazi del Museo Hendrik Christian Andersen di Roma.

  • Uno straordinario spaccato della vita culturale a Roma e a Milano, tra gli anni Sessanta e Ottanta, ricostruito attraverso la collaborazione fra Giorgio Manganelli, uno dei maggiori scrittori del Novecento, e undici artisti del suo tempo (Lucio Fontana, Fausto Melotti, Carol Rama, Toti Scialoja, Gastone Novelli, Achille Perilli, Franco Nonnis, Gianfranco Baruchello, Giovanna Sandri, Giosetta Fioroni e Luigi Serafini) è proposto nella mostra “Illustrazioni per libri inesistenti. Artisti con Manganelli”, ospitata dal 22 settembre al 7 gennaio 2024 al Museo di Roma in Trastevere.

  • L’Instituto Cervantes di Roma nella sede della Sala Dalí ospita dal 20 settembre al 28 ottobre 2023 la mostra “Migranti. Issa Watanabe”: per la prima volta nella capitale si potranno ammirare 17 tavole su sfondo digitale del pluripremiato Migranti, libro dell’illustratrice peruviana classe 1980.

  • Il programma AVE MARIS STELLA vuole essere un periplo immaginario intorno alla figura di Maria nelle sue molteplici complessità, attraverso la personale versione che ne dette Domenico Massenzio lungo il corso della sua vita.Iniziando con l’antifona Ave Regina Cælorum, contenuta nel primo libro dei mottetti, inizia a tratteggiarsi un ritratto maestoso dell’immagine mariana, affiancato, come in un dittico dai colori brillanti, a quello del brano Hi Sunt quibus deus, celebrante la grandezza di Dio, che fu per gli uomini “un riparo dalla luce abbagliante e da rigori della notte, conducendoli attraverso le grandi acque del Mar Rosso”.

  • La seconda edizione del festival della Tuscia - nato da un’idea di Vittorio Sgarbi - si inaugura con un Omaggio a Dante di Stefano Sabelli e dello scultore Ettore Marinelli. In cartellone le conversazioni con Pupi Avati (la Tuscia e il Cinema) Barbara Alberti (amore) e Dario Salvatori (musica e streaming), il teatro di Domenico Iannacone e la grande musica con le star internazionali Beatrice Rana e Ian Bostridge.

  • Nei secoli XVII e XVIII la famiglia Borghese ebbe intense relazioni con il mondo della musica; il cardinale Scipione Borghese, fondatore della Palazzina Pinciana e della sua eccezionale collezione d’arte, fu un protagonista della scena musicale del primo Seicento come i suoi successori, che furono brillanti mecenati di compositori ed esecutori. È quanto emerge da alcuni documenti conservati nell’Archivio Apostolico Vaticano e in quello della basilica papale di Santa Maria Maggiore consultati per I Borghese e la musica, progetto di ricerca musicologica avviato nel 2020, confluito poi nel volume omonimo a cura di Geraldine Leardi e Riccardo Martinini, edito da Artem.

  • Questa inaugurazione di Stagione si configura come un avvenimento storico: un secolo e mezzo dopo l’ultima rappresentazione al Teatro Regio, avvenuta nel 1885 nella versione in lingua italiana, va in scena La Juive (L’ebrea) di Fromental Halévy, su libretto di Eugène Scribe, in un nuovo allestimento del Teatro Regio che trasforma il palcoscenico (utilizzandone anche lo sfondato dorsale) in una imponente cattedrale laica.

  • La casa editrice Piano B pubblica la nuova edizione di Pensare come una montagna - A Sand County Almanac di Aldo Leopold, con la prefazione di Paolo Cognetti, in uscita il 6 ottobre in tutte le librerie. Questa è la prima versione integrale del manifesto dell’ambientalismo moderno, nonché uno dei libri più importanti del Ventesimo secolo: A Sand County Almanac di Aldo Leopold.