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Milano. Amore e desiderio dei Preraffaelliti a Palazzo Reale
A cinque anni dalla mostra di Torino, tornano in Italia, a Palazzo Reale a Milano i Preraffaelliti, i pittori emblematici dell'epoca vittoriana con la mostra Preraffaelliti: Amore e Desiderio di scena fino al 6 ottobre prossimo. La mostra è realizzata di nuovo in collaborazione con la Tate Britain di Londra, che ospita uno dei nuclei più importanti e vasti di opere degli artisti, che videro in un ritorno alla tradizione e alle leggende medievali la loro principale fonte di ispirazione, amando in particolare l'Italia e la pittura tra Medio Evo e Rinascimento.
In mostra ci sono infatti tra gli altri i quadri Paolo e Francesca e Il sogno di Dante al tempo della morte di Beatrice di Dante Gabriel Rossetti e Veduta di Firenze da Bellosguardo di John Brett.
Non mancano poi le opere più iconiche del movimento, come La dama di Shalott di John William Waterhouse, Ofelia di John Everett Millais, Aurelia di Dante Gabriele Rossetti, Amore d'aprile di Arthur Hughes, Beata Beatrix di Rossetti e Monna Vanna sempre di Rossetti. Il percorso è composto da un'ottantina di opere che raccontano un mondo di pittori e pittrici che fecero scalpore, parlando d'amore, passione, morte, libertà, desiderio, fedeltà alla natura, recupero della tradizione e denuncia della situazione dell'Inghilterra vittoriana.
La mostra è organizzata su varie sezioni, che raccontano bene poliedricità di interessi e tematiche: Un Medioevo moderno, che ricorda come recuperarono un'epoca tra leggenda e fiaba; la sezione Pittori poeti, sul loro rapporto con la letteratura, Una fede laica, per rievocare un impegno anche civile che si tradusse in sostegno per molte cause, non ultima quella carbonara italiana, Fedeltà alla natura, con i quadri realizzati in spazi aperti, raffigurando la campagna inglese e non solo. Vita moderna, su come videro l'Inghilterra vittoriana. Amore romantico, uno dei capisaldi di vite che fecero scalpore. Bellezza dell’anima, un tema ripreso dai Simbolisti. Bellezza del corpo, e qui sono protagoniste le loro splendide donne e Mito, che li pone come i primi illustratori fantasy.