- Articolo di:Livia Bidoli
Lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi – dal testo del poema latino attribuito a Jacopone da Todi - inserito tra due brani del compositore contemporaneo Giacinto Scelsi, ha condotto il Teatro dell'Opera di Roma in coproduzione con Grand Théâtre de Genève, Opera Ballet Vlaanderen e De Nationale Opera a mettere in scena nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli uno spettacolo unico e dal valore spirituale inusitato. Il più celebre Stabat Mater è stato diretto da Michele Mariotti con la regia, scene, costumi e luci di Romeo Castellucci. Lo spettacolo si è svolto dal 28 al 31 ottobre assicurando al pubblico il numero di 100 posti prenotabili gratutamente online.
Venaria Reale. Apre Sfida al barocco
Riapre finalmente la reggia di Venaria e fino al 20 settembre prossimo è possibile visitare presso la Citroneria Juvarriana la già annunciata mostra Sfida al barocco Roma - Torino - Parigi 1680-1750.
Il percorso espositivo presenta duecento capolavori provenienti dai più prestigiosi Musei di tutto il mondo, il Louvre in testa, ma anche tra gli altri gli Uffizi, Palazzo Reale di Genova, il Castello sforzesco di Milano, il Prado di Madrid, il Castello di Windsor e la Reggia di Versailles.
La mostra racconta un periodo culturale d'eccezione, attraverso dipinti, pale d'altare, arazzi, sculture, incisioni, arredi, mettendo a confronto i due poli di Roma e Parigi, con cui Torino intesse in quegli anni un fitto dialogo di idee e di scambio di artisti e di opere.
La Sfida al Barocco è quella lanciata dagli artisti in nome della modernità: misurandosi con le grandi opere degli Antichi, dei Maestri del Rinascimento e della prima metà del Seicento, gli artisti esplorano le potenzialità dell’osservazione del naturale, della realtà e dei sentimenti, sperimentando innovativi linguaggi di espressione e comunicazione.
La mostra racconta quella “sfida”, presentando i capolavori creati e giunti nelle tre città tra il 1680 e il 1750, quando Parigi prende ispirazione dall'antichità ma anche dai maestri fiamminghi e olandesi; quando Torino viene tutta ricostruita da Filippo Juvarra. quando Roma reinventa il suo volto sulle vestigia della classicità.
Tre città, quindi, la Roma cosmopolita dei Papi, la Parigi del re sole Luigi XIV e di Luigi XV, la Torino capitale del nuovo regno di Vittorio Amedeo II e di Carlo Emanuele III, raccontate da una scelta di opere di autori che spaziano da Maratti a Trevisani a Conca a Giaquinto a Subleyras, a Pannini e Batoni, ai pittori della modernità parigina, come Boucher e Chardin, agli scultori come Cametti, Legros, Bouchardon, Ladatte e Collino.

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