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Paul Klee Veduta della terra fertile 1932

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La nuova produzione de Il re pastore di Wolfgang Amadeus Mozart che l'Opera di Roma mette in scena da mercoledì 14 fino al 23 maggio al Teatro Nazionale celebra i 250 anni dell'opera. La regista, Cecilia Ligorio, al suo debutto con la Fondazione Capitolina, è affiancata da Gregorio Zurla per le scene, da Vera Pierantoni Giua per i costumi e da Fabio Berettin per le luci. Sul podio Manlio Benzi dirige l'Orchestra dell'Opera di Roma. Dopo la prima del 14 maggio (ore 20), trasmessa anche in diretta da Radio3 Rai, quattro le repliche fino a venerdì 23 maggio.
Che dire di un film di Wes Anderson che si intitola La trama fenicia (The Phoenician Scheme), con star del calibro di Benicio del Toro come protagonista attorniato dalla figlia 25enne di Kate Winslet, la occhioverdina Mia Threapleton e Michael Cera come suo tutore? Arzigogolatissimo e pieno di gag, la pellicola è un sestuplo viaggio (scampato alla morte) in aereo da parte del magnate Zsa-zsa Korda, alla conquista di "un nuovo regno" in Medio Oriente. Avrà un aggancio simbolico con la realtà? Domanda retorica.
A Siena Palazzo delle Papesse omaggia Hugo Pratt (1927-1995) a trent’anni dalla morte con la più grande mostra monografica a lui dedicata: Hugo Pratt. Geografie immaginarie. L’esposizione, che sarà visibile dal 11 aprile al 19 ottobre, è prodotta da Opera Laboratori e curata da Patrizia Zanotti e Patrick Amsellem della società Cong, che gestisce e promuove tutto il patrimonio artistico di Pratt, con l’allestimento dell’architetto Giovanni Mezzedimi.
La voce intensa di Paz de Manuel è risuonata ieri all'Ara Pacis, mentre i tacchi e le movenze del bailaor madrileno Sergio Bernal, si sincronizzavano con lei su un un richiamo unico: PAX, pace, per tutti, per noi, per gli altri, per tutti i popoli in guerra. Il pontificato del primo Papa americano, Leone XIV, ha richiesto questa parola unica, che in armonia ha risuonato nella Notte dei Musei 2025, lo scorso 17 maggio.
Martedì 13 maggio, presso la Casa Russa a Roma, si è tenuto il terzo appuntamento musicale dedicato a Dmitri Shostakovich, frutto della collaborazione con la Scuola Internazionale di Musica “Avos Project”. I giovani talenti italiani Fulvio Nicolosi (pianoforte), Elisabetta Furio (pianoforte), Filippo Boldrini (violoncello) e Giuseppe Ottaviani (pianoforte) hanno eseguito un programma che ha accostato le opere di Dmitri Shostakovich a quelle di Aleksandr Scriabin e Sergei Prokofiev.