Castel Sant'Angelo. Transfluid variopinto per Capucci

Articolo di: 
Livia Bidoli
Capucci

La serata per pochi, 20 persone, nei sentieri turriti di Castel Sant'Angelo lo scorso 23 settembre, un venerdì senza luna, calante e simil invisibile, ha mostrato, peregrinamente, una serie di ballerini con al centro Sergio Bernal, da lui viene il titolo: L’Uomo che Danza, rivestito di un costume da torero rosso sanguigno tutti disegnati, come tutti gli altri 16, da Roberto Capucci, una celebre firma dell'haute couture. Chi ha reso possibile la soirée itinerante è stata la cura vivace di di Daniele Cipriani, con questo progetto speciale riconosciuto dal Ministero della Cultura.

La rassegna estiva, ora al termine “sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo”, un progetto culturale voluto dal Direttore dei Musei statali della città di Roma, Mariastella Margozzi, con la cura e realizzazione di Anna Selvi, ha presentato per tre serate, il 21,22 e 23 settembre uno spettacolo unico ed itinerante in quella fortezza prima romana poi dei Papi.

il soprano Raina Kabaivanka, è stata idealmente presente con la sua magnifica voce in alcune arie dalla Tosca insieme a rivisitazioni da Max Richter, Vivaldi Recomposed si poteva riconoscere insieme a musiche originali di Paki Zennaro, erano lo sfondo di suoni tra i due ballerini rappresentanti di Flora e Fauna: il primo con un petalo di fiore rosa fucsia, il secondo rivestito da rampicanti, che si avviluppavano come amanti nella sala d'Apollo affrescata da Perin del Vaga delle sale di Clemente VII. Prima però abbiamo camminato tra gli stendardi appesi dei bozzetti dei costumi di Roberto Capucci, tutti ispirati a nature fluidgender, in cui in effetti erano tutti ballerini che imitavano e posavano nelle mise appartenenti naturalmente alla femminilità. Simboli arcani e animistici, compresa una svastica con sotto un sole nero, erano presenti, insieme alle picche, i fiori (mi rifersico alle carte da gioco), su uno dei costumi e sul ballerino che concludeva l'uscita dalla sala di Apollo. Il mastro guida, il mimo attore giapponese Hal Yamanouchi, con un bastone con la testa di lupo o altra fiera, e con un cappotto di fiori, ci conduceva tra queste coreografie create da Sasha Riva e Simone Repele.

Le cosiddette "sculture animate" di Simona Bucci, coreografa già solista della Alwin Nikolais Dance Company di New York nonché collaboratrice storica di Carolyn Carlson, sono stati touches de couleurs tra le pareti antiche ed una di queste addirittura "appesa" pericolosamente ad una finestra, che con fare femminile e piratesco ha sceso danzando su un lungo nastro oro. Al termine del percorso attraverso il Cortile dell’Angelo, la Loggia, la Rampa Elicoidale, il Corridoio Pompeiano, siamo deliziati dalla sorpresa della parentesi andalusa con il flamenco di Sergio Bernal che, con rutilante energia suadente e virile ha danzato nella Sala della Biblioteca.

Nella sala Paolina di Paolo III Farnese dove in alto compare l'emblema "Festina lente", ovvero affrettati lentamente, dal significato ossimorico ed attribuita all'imperatore Augusto, si è svolta la performance finale di tutti i ballerini con i 16 costumi: notiamo che tutta la flora e la fauna, anche soprannaturale, o aliena, è ben raffigurata, in particolare un danzatore con un costume sui toni tutti del verde, con la testa di insetto con le corna e quattro altre teste di insetto verde, due davanti e due dietro. L'universo delle fiabe sembrava invece essere rappresentato da un ballerino con un grosso cappello a forma di nido per una "gallina dalle uova d'oro", e con un fiorellone rosa acceso in mano, ed allora, un pò replicando la domanda centrale dello spettacolo sui ballerini e la loro natura (È un uomo che danza oppure un’affascinante creatura sovrannaturale?): sono di questo mondo queste creature tra l'ermafrodito e l'androgino, tra il fantascientifico e l'alieno visto anche come "altro da sé", spesso non riconoscibile come natura propria e determinata, oppure è un futuro che ci attende su cui bisogna però cautelativamente soffermarsi?

Pubblicato in: 
GN44 Anno XIV 24 settembre 2022
Scheda
Titolo completo: 

Castel Sant'Angelo - Roma

21,22,23 settembre 2022

Rassegna “sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo”
L’UOMO CHE DANZA
Con i costumi di Roberto Capucci
A cura di Daniele Cipriani

Con Sergio Bernal