Complesso del Vittoriano. La scomposizione cubista

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Georges Braque, Parco a Carrières-Saint-Denis, 1909

Al Complesso del Vittoriano fino al 23 giugno 2013 sarà possibile visitare la mostra Cubisti Cubismo dedicata a quel movimento d'avanguardia che determinò un profondo cambiamento in tutte le forme d'arte all'inizio del '900 e che continua ad influenzare l'arte contemporanea.

L'esposizione attraverso le diverse forme artistiche: oli, disegni, sculture, oggetti di design, filmati, costumi, musiche, documenti, propone opere che illustrano il drastico cambiamento proposto dal quel movimento che ebbe come creatori Picasso e Braque, come centro di irradiazione Parigi,  tra il 1907 e il 1914, e che si diffuse repentinamente in tutta Europa e negli Stati Uniti. La mostra Cubisti Cubismo è a cura di Charlotte N. Eyerman, Storica dell’Arte e direttore di F.R.A.M.E., N.America, in collaborazione con Simonetta Lux, Professoressa di Storia dell’arte contemporanea, “Sapienza”, Università di Roma, curatrice del percorso espositivo relativo al Cubismo.

L'esposizione  ha una forte e necessaria valenza didattica per introdurre il visitatore non sufficientemente esperto nell'epoca, che produsse quel movimento in tutte le sue sfaccettature. L'inizio del XX secolo fu profondamente segnato dalle nuove tecnologie derivate dalle scoperte scientifiche, come l'energia elettrica, e dal Positivismo, che avevano generato un'idea di modernità e di progresso e un'ansia di cambiamento radicale della società e del modo di vivere nelle città, totalmente diverso.

Questa è sommariamente l'atmosfera dell'epoca, che viene illustrata nella prima parte della mostra dedicata agli scritti teorici e letterari, in cui un opportuno pannello illustra e mette in relazione cronologica le arti e il formarsi delle diverse avanguardie. In questa sezione Guillame Apollinaire è  una presenza  dominante come scrittore, poeta, drammaturgo, critico d'arte uno dei teorici di punta del movimento cubista. L'idea di movimento e dei diversi punti di vista in Apollinaire determina la sua scrittura poetica, da Calligrammes a Zone, e la sua attenzione al cinema e alla sua realizzazione, come nuovo mezzo espressivo popolare che può più facilmente raggiungere un pubblico così cambiato.

Grande attenzione è dedicata anche alla musica del periodo con brani di diversi musicisti che parteciparono alle idee delle diverse avanguardie. Alcuni  collaborarono alla realizzazione di balletti dei  Ballets Russes come accadde per Petruška (1911)di Stravinskij, Parade di Satie con le scene e costumi di Picasso (1917) e Les Biches (1923) di Poulenc con la sceneggiatura di Cocteau. Di Poulanc è riportato anche quello che scrisse su Apollinaire: “Non c'è altro da dire Apollinaire è fatto per me. Nulla, in lui, ostacola la mia musica . Ciò che amo in lui è che la sua stravaganza è sempre al limite della poesia.“

La seconda e più ampia sezione è dedicata alla pittura, non si può  naturalmente non cominciare da Picasso che con Les demoiselles d’Avignon del 1907- non in esposizione- diede inizio al Cubismo in pittura. La ricerca espressiva nasce da un problema molto sentito dai pittori della seconda metà del XIX secolo: come rendere il volume non ricorrendo al chiaroscuro, metodo classico della pittura che però sporca il colore. Gli Impressionisti sensibili alla questione diedero grande importanza al colore e alla  luce creando un effetto di dissolvenza, come fecero anche i Divisionisti.

Altre soluzioni come quelle di Gauguin di ridare un preciso contorno agli oggetti sacrificava il volume, come anche quelle dei Fauves, è da Cézanne e da il suo influsso su Picasso, come si vede in Fruttiera Pere  bicchiere del 1909, non in esposizione, il punto di partenza per la ricerca del pittore catalano a cui si unì Georges Braque. Il Parco a Carrières-Saint-Denis, di Braque (1909 olio su tela) e  Nudo di Picasso (1909, olio su tela) sono tra gli esempi di presenti in mostra; i due artisti insieme a  Juan Gris e Fernand Léger rappresentano il cubismo più sperimentale.

La loro ricerca li portò frammentare i volumi più grandi in volumi sempre più piccoli, la scomposizione giunse fino a realizzare opere con piani e linee, sovrapposti e collidenti, in cui il il soggetto, tratto dalla realtà quotidiana è frammentato e visto da diversi punti di vista, con una tendenza monocromia (grigio, marrone). La mostra continua al piano superiore con sezioni dedicate alle altre arti influenzate dal Cubismo come il cinema. Un esempio è Entr'acte di  René Clair del 1924, in cui compare anche Satie come compositore e attore, il film fu l'intervallo all'interno del  balletto dadaista Relâche,di Jean Börlin e Francis Picabia, su musica di Erik Satie, rappresentato al Théâtre des Champs-Élysées, da parte dei Balletti Svedesi di Rolf de Maré.

Per quello che riguarda il Design e l'Architettura  ci sono esempi interessanti di  disegni, schizzi e foto di edifici, di interni e di arredamenti nelle sezioni a loro dedicate. L'architettura in tutta Europa seguì un linguaggio di tipo modernista funzionalista di ispirazione cubista; tra gli esponenti di questo rinnovamento: Josef Gocar, Le Corbusier e la Bauhaus di Gropius. A Praga furono edificate in questo nuovo linguaggio case d’affitto, palazzi per abitazione di cooperativa  e arredi urbani. Ci sono anche esempi della moda con vestiti e stoffe creati di Sonia Delaunay come anche costumi teatrali come quelli creati per Parade da Picasso.

Pubblicato in: 
GN25 Anno V 30 aprile 2013
Scheda
Titolo completo: 

CUBISTI CUBISMO
Roma – Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali)
8 marzo – 23 giugno 2013
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
Organizzazione e produzione: Comunicare Organizzando S.r.l.
Catalogo: Skira
Costo del biglietto: € 12,00 intero; € 9,00 ridotto
Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 –19.30; venerdì e sabato 9.30 – 23.30; domenica 9.30 – 20.30
La biglietteria chiude un’ora prima
Per informazioni: tel. 06/6780664; www.comunicareorganizzando.it
Prevendite: 892.982; www.listicket.it