IUC. De Maria e le Variazioni Goldberg

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Pietro De Maria

Le Variazioni Goldberg sono approdate anche alla IUC, nell'interpretazione di Pietro De Maria, che ha riscosso un caloroso successo lo scorso 28 marzo all'Aula Magna della Sapienza. De Maria è sicuramente uno dei migliori pianista della generazione di mezzo, ha alle spalle un poderoso curriculum che comprende premi prestigiosi come il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani di Milano (1990)e al Géza Anda di Zurigo (1994).

Variazioni Goldberg è una denominazione apocrifa, nata dalla prima biografia (1802) scritta da Johann Nikolaus Forkel (1749 – 1818), l'aneddoto sulla sua composizione, non si sa se sia stato un'invenzione del biografo o se sia stato raccontato da uno dei due figli del compositore, Wilhelm Friedemann ( 1710 – 1784) o Carl Philipp Emanuel Bach (1714 –  1788), consultati durante la stesura della biografia. L'Aria con diverse variazioni, questo è il nome reale dato da Bach alla composizione, secondo l'aneddoto, sarebbe stata commissionata  da un nobiluomo di Dresda, Hermann Carl von Keyserlingk, sofferente di insonnia, allo scopo di passare le notti con la musica per clavicembalo suonata da Johann Cottlieb Goldberg. Goldberg era stato allievo dello stesso Kantor nel 1742 e nel 1743 e poi del suo primogenito Wilhelm Friedemann. Le date non collimano perché l'Aria con diverse variazioni fu stampata nel 1741 e non reca, come era consuetudine in questi casi, la dedica al nobiluomo che l'aveva commissionata. Nella realtà storica l'Aria con diverse Variazioni è la quarta parte e formidabile conclusione del Clavier-Übung, Esercizio per tastiera, un'opera nata dalla attività di didatta di Bach in famiglia e non solo, che aveva poi fatto stampare.

La struttura propone l'Aria, le 30 Variazioni e di nuovo l'Aria, in conclusione , cosa che ha fatto pensare a Glenn Gould e non solo, ad una grandiosa costruzione ciclica. L'Aria è in forma di Sarabanda con abbellimenti e deriva da un noto basso di origine italiana, usato anche da altri, tra cui Händel nella Ciaccona con 62 variazioni. Nel ritratto più fedele alla fisionomia di Bach e da lui commissionato in occasione della sua adesione,  come quattordicesimo membro, alla "Società dei corrispondenti per le scienze musicali", il Kantor ha in mano un foglio su cui è scritto Canone triplo a sei voci e tre linee musicali, la terza è proprio quella di questo basso.Trentadue brani come trentadue sono le battute dell'Aria, che è bipartita con ripetizione, come lo sono tutti brani salvo quattro che ne hanno 16,(3, 9, 21, 30) e la sedicesima, l'Ouverture, che ne ha 48. L'Ouverture è alla francese con una “fughetta" nella seconda parte, è posta  a metà del percorso ed è un nuovo inizio di un percorso più complesso del precedente; il pianista Jörg Demus separava le due parti con un intervallo e ripartiva dall'Ouverture.

All'interno della composizione le variazioni sono divise in 10 gruppi di 3 variazioni, numeri simbolici perché 10 è il numero dei Comandamenti e 3 è la Trinità. La terza variazione è sempre un Canone, salvo l'ultima, con gli intervalli in progressione partendo dall'unisono, sono tutti su una tastiera e a tre voci, tranne il ventisettesimo, alla nona, a due voci e su due tastiere. Le variazioni sono tutte in sol maggiore, una tonalità serena, salvo tre variazioni che sono nella tonalità minore: la 15, la 21 e la 25, che è un punto cruciale del percorso emotivo, parallelo alla grandiosa architettura musicale della composizione. La varietà non è data dalle tonalità diverse ma dalle variazioni ritmiche, con l'uso di ritmi di danza diversi, dall'uso di scale, trilli, arpeggi, virtuosismo, contrappunto e dall'abilità compositiva nei canoni, due dei quali 12 e 15 sono inversi. L'ultima variazione propone un quodlibet che sul basso dell'Aria inserisce i temi di due canzoni popolari ”Da lungo tempo non sto insieme a te; avvicinati avvicinati di più a me” e “Cavoli e rape mi hanno scacciato. Se mia madre avesse fatto cuocere la carne, sarei rimasto più a lungo” , il carattere scherzoso e familiare qui è chiaramente manifesto.

La riproposizione finale dell'Aria conferirebbe alla composizione un carattere ciclico anche per Alberto Basso, ma De Maria, come altri ritiene che alla fine del percorso l'Aria non può che essere riproposta diversamente. All'inizio del concerto De Maria ha spiegato la sua visione delle Variazioni Goldberg secondo uno schema delle variazioni riprodotto nel programma: studio per tastiera, imitazione libera e canone, salvo nei punti in cui compaiono le rare indicazioni di Bach: a tempo di giga (7), fughetta (9), andante (13), fugato alla breve (22) e l'incomparabile Adagio (25), definito "la perla nera" da Rosalyn Tureck. De Maria si soffermato nella spiegazione anche con degli esempi musicali per illustrare meglio la composizione.

Si è a lungo dibattuto se la composizione dovesse essere eseguita filologicamente al clavicembalo o anche al pianoforte, a nostro modesto avviso la musica di Bach, il modo in cui è costruita prescinde dallo strumento per cui fu scritta anche se bisogna tenere conto dei problemi che comporta, in compenso il modo di affrontarlo scelto dall'esecutore è di grande interesse per l'ascoltatore. De Maria è ben consapevole dei problemi tecnici nel passaggio dal clavicembalo a due manuali, due tastiere diversificate timbricamente, al pianoforte che ne ha una, con problemi per gli incroci delle mani e con il suono del pianoforte più uniforme, problemi affrontati e risolti agevolmente grazie ad una notevole perizia tecnica. De Maria ha un approccio che tiene conto del suono limpido e cristallino del clavicembalo e ha proposto un tocco lieve, "soave" con un attento uso del pedale, una strategia riuscita che ha prodotto perlacee e limpide sonorità, che hanno evocato l'antico strumento per cui Bach concepì la sua grandiosa architettura musicale.
Gli scroscianti applausi hanno indotto De Maria, a concedere un bis: il primo Preludio dal Clavicembalo ben temperato libro 1, anche questa composizione fa parte del Clavier-Übung. 

Pubblicato in: 
GN23 Anno IX 7 aprile 2017
Scheda
Titolo completo: 

IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti
Martedì 28 marzo 2017
Aula Magna della Sapienza

Pietro De Maria pianoforte
Bach Variazioni Goldberg