Mary Poppins, un ritorno tra risate e nostalgia

Articolo di: 
Elena Romanello
mary poppins

Dopo oltre mezzo secolo dal primo film e dopo averci raccontato anche la lavorazione del medesimo, la Disney è tornata ad occuparsi di Mary Poppins, con un nuovo capitolo delle sue avventure, appunto Il ritorno di Mary Poppins.

Questo nuovo capitolo non è tratto da un nuovo romanzo della saga scritta dall'autrice Pamela L. Travers, è più un omaggio al personaggio con richiami al primo film, sia pure partendo da un contesto diverso. L'ispirazione è il libro Mary Poppins ritorna, scritto dall'autrice nel 1935, ma con vari cambiamenti.
Sono passati infatti più di vent'anni dal primo capitolo, Londra ha visto una guerra e la Grande Depressione, l'ammiraglio vicino dei Banks continua ogni sera a dare il segnale orario a cannonate, gli spazzacamini sono stati sostituiti dagli acciarini per i lampioni a gas e molte cose sono cambiate per i piccoli Jane e Michael, non più bambini ormai.

Non ci sono più i loro genitori, c'è ancora l'inossidabile cuoca Helen, Jane è una giovane donna impegnata nel sociale e nelle lotte sindacali, mentre Michael sognerebbe un lavoro come pittore, deve adattarsi ad un lavoro in banca, ma i suoi problemi sono altri, l'amata moglie è morta lasciandolo con tre bambini e sulla casa c'è un'ipoteca della banca.

Mary Poppins arriva e porta una ventata di allegria, facendo fare ai tre piccoli bagni fantasiosi, visite a cugine pazze che vivono sottosopra, salti nel mondo di un vaso di porcellana, voli con i palloncini: ovviamente non basta l'allegria, sopratttutto quando qualcuno in banca vuole rovinare la famiglia Banks e sarà forse più difficile che l'altra volta rimettere tutto a posto prima di partire.

Emily Blunt, attrice molto brava, convince fino ad un certo punto nel ruolo di Mary Poppins, meglio l'acciarino Jack di Lin-Manuel Miranda e i due Banks grandi di Ben Whislaw e Emily Mortimer. A questo si aggiungono ottimi comprimari, del calibro di Julie Walters, la cuoca Ellen, Meryl Streep, la cugina Topsy, Colin Firth, il perfido Wilkins, Angela Lansbury, la signora dei palloncini, David Warner, l'ammiraglio Boom e Dick van Dyke, il più entusiasmante, il signor Dawes.

Forse il film non sa decidersi tra un seguito vero e proprio e la nostalgia, visto che riprende, in particolare nelle canzoni e nelle animazioni 2D (old style, belle, peccato che gli animatori non abbiano avuto riconosciuto il loro lavoro), il primo film, con scene speculari.
Detto questo, senz'altro tutto sta a vedere con che aspettative si guarda a questo seguito non del tutto tale: se con nostalgia, con simpatia, con voglia di divertirsi, con non poche strizzate d'occhio al pubblico d'antan dei film Disney più che a quello di oggi. Con queste premesse il film, che mette insieme intrattenimento, fantasia, nostalgia, musica (ma le canzoni non sono orecchiabili come quelle di una volta anche se carine), buone interpretazioni e una bella ricostruzione d'epoca da impeccabile period movie britannico, risulta senz'altro godibile.
In attesa, magari, di avere un giorno un qualcosa che racconti la vera Mary Poppins dei libri, così come era stata voluta dall'autrice.
 

Pubblicato in: 
GN10 Anno XI 14 gennaio 2019
Scheda
Anno: 
2019