Musei Capitolini. La Lupa e i Fasti romani antichi

Articolo di: 
Daniela Puggioni
L’eredità di Cesare e la conquista del tempo

L’eredità di Cesare e la conquista del tempo è il nome del progetto multimediale che ha per oggetto i Fasti antichi, ospitati nella Sala della Lupa e dei Fasti antichi nel Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini, e dall’8 febbraio di protrarrà fino al 31 dicembre 2021.

Attraverso il videomapping, la grafica e un commento sonoro, si vuole mettere in evidenza l’importanza di queste testimonianze della storia di Roma che spesso sfuggono al visitatore attratto dalla presenza della statua della Lupa, ora nell’Esedra dei Musei capitolini. A questo si aggiunge la non facile decifrazione dei Fasti per i non esperti in epigrafia, così l’esposizione multimediale offre al pubblico gli strumenti per comprenderne l’importanza.

Le proiezioni sono direttamente sulla parete marmorea, il videomapping, che indica e sottolinea le parole e le frasi salienti nei calendari, si alterna a una videoproiezione classica sulla parete stessa, che diventa uno schermo su cui narrare attraverso le immagini gli episodi rievocati dai nomi dei protagonisti evidenziati tramite il videomapping. I Fasti sono calendari incisi nel marmo, 30 grandi frammenti delle lastre di marmo che furono rinvenuti nel 1547, durante dei lavori per la rimozione di una fornace che si trovava all’angolo nord-est del Foro Romano. Il luogo dove furono trovate corrisponde all’antica collocazione della Regia, l’edificio nel quale queste lastre venivano affisse. Il ritrovamento fortunatamente avvenne in un clima culturale in cui si era sviluppata la consapevolezza della necessità della salvaguardia dei monumenti e delle testimonianze storiche di Roma antica.

Michelangelo, che aveva ricevuto l’incarico di risistemare la Piazza del Campidoglio, inserì le lastre dei Fasti come decorazione della parete di fondo del cortile Palazzo dei Conservatori. Nel 1586 furono restaurate e portate all’interno del Palazzo dove ancora sono, collocate nella Sala della Lupa. Il compito di compilare questi calendari spettava al Pontefice Massimo, nell’antico calendario romano i giorni fasti erano i giorni dell’anno in cui la trattazione degli affari non era vietata da impedimenti di carattere religioso. Il termine Fasti passò a indicare lo stesso calendario ufficiale romano, in cui si distinguevano i giorni fasti e quelli nefasti, giorni di malaugurio nei quali non era lecito né compiere i sacrifici, né iniziare nuove imprese, né trattare affari giudiziari.

Il calendario era affiancato dalla lista dei magistrati eponimi, così si dissero Fasti Capitolini antichi i due elenchi riguardanti i Fasti Consulares che riportano la lista dei consoli dal 493 a.C. al 19 a.C., e i Fasti Triumphales che ricordano i nomi dei generali a cui fu concesso il Trionfo dal 753 a.C. al 19 a.C., in questi c’è la testimonianza dei Trionfi riconosciuti a Romolo proprio a partire dalle Idi di Marzo del 753 a.C. Il progetto sarà la prima tappa di avvicinamento alla mostra “La Roma della Repubblica”, in programma nel corso del 2021 ai Musei Capitolini e pensata in continuità con “La Roma dei Re” che si è svolta tra il 2018 e il 2019, come secondo episodio del ciclo “Il racconto dell'archeologia”.

Abbiamo detto dello spostamento della statua della Lupa nell’Esedra, il motivo è nell’anniversario dei 550 anni della donazione dei Bronzi Lateranensi al popolo di Roma nel 1471 fatta da Sisto IV Della Rovere , data a cui viene fatta risalire la fondazione dei Musei Capitolini, i primi musei destinati al pubblico furono aperti nell'anno 1734, sotto papa Clemente XII Corsini. L’iscrizione che ricorda la donazione recita:”Sisto IV pontefice massimo, nella sua immensa benignità, decise di restituire e assegnare in perpetuo [queste] insigni statue di bronzo, testimonianza perenne di eccellenza e di valore, al Popolo Romano, dal cui seno erano sorte”. I Bronzi che erano stati fino a quel momento in Laterano furono esposti nel Cortile del Palazzo dei Conservatori. In questa occasione nell’Esedra che ospita anche la statua equestre di Marco Aurelio, per riunire i Bronzi Lateranensi, alla testa di Costantino, alla mano e al globo, parti di una statua dedicata all'imperatore, normalmente ivi presenti si sono aggiunte la Lupa, lo Spinario e il Camillus. Discutibile è la loro collocazione quasi appartata che non ne mette in giusta evidenza né la bellezza né l’importanza storica della donazione.

Pubblicato in: 
GN15 Anno XIII 16 febbraio 2021
Scheda
Titolo completo: 

L’eredità di Cesare e la conquista del tempo

Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - 00186 Roma

Apertura al pubblico dall'8 febbraio al 31 dicembre 2021

Orari                                                                        
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima).

L’accesso allo spazio espositivo che ospita il progetto è gratuito per i detentori del biglietto di accesso ai Musei Capitolini, per i detentori del biglietto delle esposizioni “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” presso Palazzo Caffarelli e “I marmi Torlonia - Collezionare capolavori” presso Villa Caffarelli e per i detentori della Mic Card. (Per l'acquisto o il rinnovo della Mic Card segnaliamo che non è necessario andare nei musei si può acquistare o rinnovare anche negli info point turistici)

Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it