Nemapress. Riccardo Cenci e la vita virtuale

Articolo di: 
Carlo Taddeo
Gli Esiliati

Uscite dal mondo è il titolo di un fortunato volume del saggista torinese Elémire Zolla che anticipava e esplorava le prime ricerche sulla realtà virtuale. Novità, allora, stupefacenti che avrebbero reso, di lì a poco, alla portata di tutti tanto le visioni mistiche di uno yogi, quanto il volo in un aereo e forme di erotismo estremo o quantomeno insolito.

Dal 1992 – data della pubblicazione del libro di Zolla e data a partire dalla quale si dipanano gli eventi del romanzo di Riccardo Cenci Gli Esiliat, edito da Nemapress - la rete e i social network sono diventati ormai il nostro primo orizzonte di riferimento. Un mondo artificiale – una seconda natura - dove si può continuare a vivere anche se fisicamente il nostro corpo è, per così dire, “morto e sepolto”.

Riccardo Cenci ha colto questa inaudita possibiltà dell’esperienza umana. Già all’inizio de Gli esiliati, la mortalità fisica è un evento che non ha immediato effetto sull'esistenza virtuale. Ne siamo prigionieri: irretiti in una ragnatela che moltiplica le nostre sudditanze. La vita artificiale ci ha preso e la tecnologia può stringersi a tenaglia su Everyman (ché si chiami Olga, Luca, Sandro o Silvia).

Questo legame della scrittura col presente ci ha portato a ripensare ai primi romanzi di Elémire Zolla (sì, ancora lui) dove l’aspetto apparentemente banale dell’attualità si trasformava in allegoria e simbolo. Dove quindi la temporalità si lasciava intravedere quale figura di un altro mondo, reso inattingibile. A questo punto, si intuisce che gli “esiliati” (e da dove se non dalla vita?) sono i personaggi di questo romanzo – che narra avvenimenti accaduti tra il 1992 e il 2006 – , espulsi dalla possibilità di un'esistenza autentica.

Detto ciò, vogliamo accennare al coraggio della piccola casa editrice che ha pubblicato il libro. Le edizioni Nemapress resistono all’arroganza e alla prepotenza dei più forti, gli editori che riempiono scaffali e vetrine anche di suppellettili pur di occupare spazi.

L’Italia deve moltissimo alla piccola e media impresa se non anche all’artigianato di qualità. Oggi, se sopravvive ancora un lume di cultura e civiltà, è soprattutto grazie al lavoro paziente e tenace di persone così.

Pubblicato in: 
GN35 Anno IX 30 giugno 2017
Scheda
Autore: 
Riccardo Cenci
Titolo completo: 

Gli esiliati (la vita e le sue conseguenze)
pg. 144 € 12,00
Casa editrice Nemapress