Opera al Circo Massimo. La fiaba del cigno nella Roma Eterna

Articolo di: 
Livia Bidoli
Il Lago dei Cigni

Al Circo Massimo, per la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma, approda il grande classico del repertorio: Il lago dei cigni, capolavoro di Pëtr Il’ič Čajkovskij nella coreografia secondo Benjamin Pech ripresa da Marius Petipa e Lev Ivanov. È andato in scena dal 22 giugno fino al 2 luglio con le étoiles, i primi ballerini, i solisti e il corpo di ballo diretto da Eleonora Abbagnato. Il balletto ha visto susseguirsi in scena ben tre cast, nella serata del 1° luglio, abbiamo seguito Alessandra Amato nel doppio ruolo di Odette/Odile e Claudio Cocino nel Principe Siegfried; Rothbart/Benno è Giacomo Castellana. Sul podio, Andriy Yurkevych come direttore dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma.

Pëtr Il’ič Čajkovskij in vita purtroppo non vide neppure il secondo atto del suo Lago dei cigni: sebbene la musica fosse stata ultimata nel 1877: il secondo atto coreografato da Lev Ivanov per impegni di Marius Petipa, vide la scena in una Memorial matinée il 17 febbraio 1894 (il compositore era morto il 6 novembre 1893) e solo il 15 gennaio 1895 al teatro Marinskij di San Pietroburgo, con tutti e quattro gli atti coreografati tra Petipa ed Ivanov, si ebbe la sua prima rappresentazione assoluta e per intero. 

La versione che abbiamo visto al Costanzi con la coreografia superlativa di Benjamin Pech però ha delle variazioni, soprattutto su un personaggio, Benno, l'amico del protagonista principe Siegfried. Benjamin Pech, già étoile dell’Opéra di Parigi e Assistente alla Direzione del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, dopo aver creato diverse coreografie si è confrontato con questo riallestimento coreografico del balletto modificando una parte importante del Lago, facendo coincidere l'entità malefica con l'amico e forse alludendo intrinsecamente alla riconosciuta omosessualità del compositore, che si dice, lo abbia costretto al suicidio per salvarne l'onorabilità, all'epoca coincidente con il pregiudizio.

Essendo l'unico dei balletti della trilogia, gli altri sono Schiaccianoci e La bella addormentata, con protagonista maschile la cui statura è fragile ed insicura, oltreché "ordinata" dalla principessa-madre, Siegfried viene indagato spesso in questo senso, soprattutto pensando alla fine tragica del balletto, con la Principessa-cigno Odette tradita da lui e condannata a rimanere cigno.

Pech ha quindi riattualizzato le danze oltrechè il personaggio di Benno seguendo la difficile strada intrapresa da Nureyev, e su cui i danzatori si sono confrontati con estrema naturalezza, un figurato eccezionalmente curato ed ispirato per tutti i balli di gruppo, in particolare i Quattro cigni piccoli di Eugenia Brezzi, Flavia Stocchi, Giorgia Calenda e Marta Marigliani. L'étoile Alessandra Amato nella parte del cigno nero e bianco è stata eccellente, nelle figurazioni assolutamente lievi, affusolata in tutte le sue movenze come una virata d'ali: ed anche il suo cigno nero, spiccava predatorio tra le colonne arabe dello sfondo, portandoci in una Cordoba da fiaba. Grande merito  va di sicuro all'eleganza, portamento, espressività e precisione del primo ballerino Claudio Cocino, nella parte del Principe; altrettanto a Giacomo Castellana, che ha interpretato Benno, che ha carato il ruolo sia dell'amico sia del rapace malefico che incatenava con la magia i cigni e la Principessa-cigno Odette.

La direzione di Andriy Yurkevych dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma è stata sicura e calibrata, ed intimamente legava allo sfondo rivistato in modo suggestivo dalle immagini ed animazioni digitali di Ignasi Monreal, soprattutto quelle su una delle versioni dell'Isola dei morti di Arnold Böcklin, resa viva nel suo gotico fulgore, quasi che le acque stesse diventassero irose alla caduta del cigno bianco Odette. Il pubblico ha apprezzato l'intero spettacolo per uno sfavillante balletto nella cornice archeologica piu' antica d'Europa.

Pubblicato in: 
GN35 Anno XIII 7 luglio 2021
Scheda
Titolo completo: 

Opera al Circo Massimo
Stagione 2020/2021
Il lago dei cigni
Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij

Dal 22 giugno al 2 luglio 2021

Balletto in un prologo e quattro atti
Durata: 2h 30' circa: 70' Prima Parte (Prologo, I, II Atto) - 20' Intervallo - 60' Seconda Parte (III, IV Atto)
direttore Andriy Yurkevych
coreografia Benjamin Pech
da Marius Petipa e Lev Ivanov

SCENE E COSTUMI Aldo Buti
LUCI Vinicio Cheli
IMMAGINI E ANIMAZIONI DIGITALI Ignasi Monreal

PERSONAGGI INTERPRETI PRINCIPALI

ODETTE / ODILE
Maia Makhateli 22, 25 giugno /
Alessandra Amato 26 giugno, 1 luglio /
Susanna Salvi 30 giugno /
Rebecca Bianchi 2 luglio

PRINCIPE SIEGFRIED  
Semyon Chudin 22, 25, 30 giugno /
Claudio Cocino 26 giugno, 1 luglio /
Michele Satriano 2 luglio

BENNO: Alessio Rezza (22 e 25 giugno): Giacomo Castellana (26 giugno e 1° luglio); Walter Maimone (30 giugno e 2 luglio)

Orchestra, Étoiles, Primi Ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma

Allestimento Teatro dell’Opera di Roma