Rizzoli, la space opera di Dormire in un mare di stelle

Articolo di: 
Elena Romanello
dormire

Rizzoli presenta la nuova fatica di Christopher Paolini, che dopo essersi fatto conoscere come autore di fantasy da adolescente ora si cimenta con la fantascienza. Dormire in un mare di stelle è una nuova serie, come lo era già quella dell'Eredità, con cui l'autore si cimenta con la fantascienza appunto più classica, quella della space opera, i viaggi nel cosmo in un futuro più o meno prossimo.

Ultimamente questo filone della fantascienza è stato un po' trascurato, forse perché non si riesce a vedere oltre la nostra Terra e i suoi continui problemi, e a sperare in un futuro di progresso e non distopico come spesso proposto nella fantascienza attuale.

E dire che anche nella space opera ci possono essere criticità, come i rapporti non idilliaci con gli alieni. Infatti, Dormire in un mare di stelle porta in alcuni secoli nel futuro, dove gli esseri umani hanno colonizzato buona parte del cosmo, cercando e sfruttando altri pianeti per le risorse e per creare nuove colonie. Su uno di questi mondi c'è una missione di terrestri, alcuni nati già nello spazio, per raccogliere campioni e fare valutazioni per un futuro di abitabilità.

Un membro della squadra è la scienziata Kira Navárez, in quella che dovrebbe essere la sua ultima missione di esplorazione, visto che ha in progetto di continuare ad occuparsi di pianeti ma in maniera più stanziale, con accanto l'amato Alan, con cui condivide progetti e interessi. Ma durante una ricognizione Kira cade in un crepaccio, trovando un luogo creato da una civiltà aliena, avvolto in uno strano pulviscolo che prende possesso anche di lei. Kira viene tratta in salvo, ma dentro di lei si è insediato qualcosa, e dovrà fuggire dai suoi ex datori di lavoro, da scienziati che vogliono farne una cavia, dagli alieni che vogliono conquistare pianeti, cercando amici e alleati nuovi e non sempre rassicuranti.

I viaggi nello spazio e le avventure nelle sue profondità sono un qualcosa che ispira almeno dai tempi di Verne, ed è bello ritrovarli in una storia, in due parti per ora, in cui gli appassionati troveranno echi di Alien e dell'eroina Ellen Ripley, ma anche di serie cult come Star Trek, The Expanse e soprattutto la prima stagione di Spazio: 1999. Dormire in un mare di stelle è un libro quindi per tutti gli appassionati di space opera, un genere che merita di essere recuperato e riscoperto, con spunti che piaceranno ai fan storici ma anche alle nuove leve, che hanno letto da ragazzini le avventure di Eragon e adesso scoprono il loro autore con una nuova, avvincente storia.

Pubblicato in: 
GN9 Anno XIII 4 gennaio 2020
Scheda
Anno: 
2020