Saffo o dell'amore possibile

Articolo di: 
Gabriella Monaco
Saffo di Gianluca Paolisso

Saffo, poetessa e sacerdotessa, è un personaggio affascinante e misterioso, che ha ispirato il libro di Gianluca Paolisso, dal titolo omonimo per Edizioni di Karta in formato digitale (Mobi, ep), e che ha immaginato tra le tante ipotesi una storia colma di passione, ispirata ai frammenti delle sue poesie.

L'autore ricrea l'atmosfera del Tiaso, dove  venivano educate le giovani in attesa del matrimonio e costruisce una storia sul rapporto  che la unisce a Gògila, una schiava dalei salvata e affrancata, ma particolarmente ad Attis, cha ha suscitato in lei, un appassionato amore senza speranza.

“Qual è la cosa per cui vale davvero la pena vivere?”
Quando mi sono avvicinata a queste pagine, consapevole del genere che mi apprestavo a leggere, ho temuto di non riuscire a diventare parte della storia, dei personaggi, del mito, di una realtà passata ma ancora attuale. La passione dell’autore, Gianluca Paolisso, per la letteratura greca, per quella classicità che porta in se parole che, oggi, sembra difficile comprendere, è evidente fin dai primi attimi di lettura.

Ma ciò che scopriamo solo scorrendo le pagine, tra le parole di Saffo, a cui il romanzo è interamente legato in ogni più semplice parola, è un qualcosa che, per noi, oggi, in un tempo fatto di tecnologia, avanguardia, scoperte scientifiche, dovrebbe essere normale, semplice, lontano da quei pregiudizi con cui la società continua a crescere i propri figli. Un amore omosessuale che nulla ha di sbagliato, se non quei pensieri di chi ha ancora paura di ciò che non conosce.
Siamo nati per amare. Siamo nati soli. Siamo nati per incontrare quello sguardo che porti la nostra anima ha vibrare, combattere anche contro se stessa, contro tutto e tutti. Contro i pregiudizi di coloro che non hanno ancora compreso che amare una persona dello stesso sesso non è un delitto, un reato. L’amore non è punibile, l’amore non può condurci alla morte.

“Noi uomini continuiamo ostinatamente ad amare ciò che possiamo unicamente sognare.”  Saffo, la poetessa di Lesbo di cui abbiamo poche e incerte notizie biografiche, si rende nota  grazie ad una serie di liriche d’amore. Quell’amore che arde e brucia come una fiamma incandescente, come una luce che non può essere spenta, come qualcosa che non possiamo allontanare, combattere ma, a cui, dobbiamo abbandonarci.

In questi piccoli capitoletti, da cui è costituito il romanzo, Paolisso, ci porta con se accanto a un “demone non comune … una menzogna conciliante”  Eros.  E poi loro. Forse, ancora oggi, forse in eterno, quelle che restano le due più grandi e dolci manifestazioni di cosa sia l’amore, di cosa accompagni la passione, di cosa avvolga la bellezza di un sentimento che, spesso, ci spinge ad odiare noi stessi con una forza senza pari. Musica e poesia. Parole e musica.

Perché è così ancora ai nostri oggi. In un tempo che sembra aver dimenticato da dove nascano quelle grandi canzoni d’amore. Perché, infondo, se ci pensiamo, è da lì che tutto ha inizio. Catullo, Saffo, Lesbia, un amore impossibile, un amore contrastato, un amore non ricambiato, un amore combattuto. Come lo sono tutti i grandi amori. Quelli che restano nella storia, quelli che accompagnano la nostra vita, i nostri ricordi, quei momenti in cui ci sentiamo o ci siamo sentiti vivi. E poco importa se l’oggetto del nostro desiderio sia qualcuno del nostro stesso sesso. L’amore non di classifica o distingue in base a chi amiamo. L’amore non può e non deve vivere legato a stupidi pregiudizi che sembrano non lasciarci mai, nemmeno oggi, nemmeno ora, a secoli di distanza da quegli anni in cui una schiava che giaceva nel suo letto accanto a un’altra donna, sarebbe stata punita perdendo la sua stessa vita.

L’amore prende, l’amore da. E le donne, centro di queste splendide pagine, rappresentano un mondo ancora sconosciuto, un mondo forse impossibile da spiegare. In una repubblica fatta di sole donne, in un mondo in cui lei, Saffo, mostra la forza, la purezza, la bellezza, il coraggio, di quello che ancora oggi, viene denominato il “sesso debole”, camminiamo con loro, accanto a loro, ci immergiamo in una sola grande certezza. Perché, in questa vita o qualsiasi altra vita, credo siano poche le certezze che ormai ci restano. E, con il permesso dell’ autore al suo romanzo d’esordio, prendo in prestito ancora poche parole.
“Siamo soli … Per non esserlo non possiamo fare altro che amare.”

Pubblicato in: 
GN20 Anno VI 27 marzo 2014
Scheda
Autore: 
Gianluca Paolisso
Titolo completo: 

Saffo
Gennaio 2014
Edizioni di Karta – Formato digitale: Mobi, Ep
libro 15,50 ebook 2,99