La Siena "illuminata" di Marina Fiorato

Articolo di: 
Elena Romanello
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Dopo i consensi raccolti con La ladra della primavera, torna nelle nostre librerie Marina Fiorato, autrice inglese di origini italiane, organizzatrice di tour di gruppi musicali come gli U2 e ora autrice a tempo pieno, innamorata del nostro Paese: è in uscita infatti la sua seconda fatica tradotta in italiano, La gemma di Siena.

Dopo aver raccontato l’epopea picaresca della cortigiana Luciana Vetra, tra Botticelli e i complotti dei grandi dell’Italia rinascimentale, stavolta Marina Fiorato porta i suoi lettori nella Siena del 1723, non più l’antico Comune medievale potente e propulsore di civiltà, per raccontare la storia di Pia de’ Tolomei, discendente della nobildonna cantata da Dante nel Purgatorio, e destinata ad un matrimonio infelice da cui proverà a liberarsi in maniera diversa dalla sua ava, tra complotti, colpi di scena, incontri e rivelazioni.

In parallelo Marina Fiorato parla anche di una figura femminile realmente esistita, Violante dè Medici, ultima discendente della famiglia che governò Firenze e sognò forse un’Italia unita, personaggio poco noto di mecenate che viene romanzato con legami con la protagonista, ma restituito come uno dei pochi esempi di sovrane donne che ha avuto il nostro Paese, illuminata e desiderosa di dare un nuovo assetto a quello che era comunque uno dei Regni più ricchi della nostra penisola.

Anche questa volta Marina Fiorato sceglie di raccontare quindi una pagina poco nota della Storia italiana, facendolo in una prospettiva femminile: molti conoscono la Siena medievale e le sue vicende, ma Siena ha avuto ancora una lunga Storia successiva, non solo di declino, in cui continuava a vivere delle sue tradizioni e usanze, a cominciare dal Palio, che nel romanzo ha un ruolo fondamentale, nella trama e per capire le dinamiche sociali di una città ancora oggi legata alla logica delle varie contrade.

Le eroine di Marina Fiorato sono comunque insolite e anticonformiste: Luciana era una cortigiana spregiudicata che si buttava nell’avventura e poi scopriva la verità sulle sue origini, Pia potrebbe essere l’ennesima moglie maltrattata (argomento ahinoi molto attuali), ma si ribella al suo destino, in un mondo non certo fatto a misura di donna, tra colpi di scena degni del miglior romanzo di cappa e spada.

Il romanzo storico, genere sempre verde che viaggia nel tempo e si focalizza periodicamente su epoche diverse, ha sempre e comunque un suo fascino e una sua forza, per come mescola realtà e invenzione, avventura e colpi di scena, passione e odio: dai tempi di Dumas sono state tante le storie che hanno affascinato, e i romanzi di Marina Fiorato, al femminile e attenti alle piccole e sconosciute storie, sono decisamente interessanti e innovativi.

In attesa comunque delle sue altre fatiche: in Italia ci sono ancora tre inediti, The Venetian contract, ambientato all’indomani della battaglia di Lepanto, The Madonna of the Almond, un ritratto della Lombardia cinquecentesca, e The glassbower of Murano, un intreccio tra Venezia e la Francia del Re Sole, e l’autrice sta per far uscire una nuova, appassionante vicenda ambientata nella Sicilia cinquecentesca.

Pubblicato in: 
GN22 Anno V 9 aprile 2013
Scheda
Autore: 
Marina Fiorato
Titolo completo: 

La gemma di Siena
Casa Editrice: Nord
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2013
Numero di pagine: 311
€ 17,60