La Spezia. Krylov, Lifits ed il travolgente primo Novecento

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Krylov e Lifits

Il quarto concerto del ciclo “Concerti a Teatro”, che si sta svolgendo alla Spezia grazie alla Fondazione Carispezia, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e Fondazione Pistoiese Promusica, e che ha coinvolto anche due associazioni locali, la Società dei concerti e la Colonna d'Armonia, ha proposto mercoledì 12 marzo 2014 un duo senza dubbio interessante, formato dal violinista russo Sergej Krylov e dal pianista uzbeko Michail Lifits.

L'evento ha avuto molteplici motivi di interesse. Il primo senza dubbio è la curiosità di ascoltare un duo fino ad oggi inedito, formato da due musicisti entrambi enfants prodiges, grandi virtuosi, vincitori di prestigiosi concorsi (il Busoni 2009 per Lifits o il Kreisler di Vienna per Krylov, solo per citarne un paio) e con alle spalle una carriera importante con concerti in tutto il mondo.

Altro motivo, ovviamente, la scelta del programma, orientato sulla musica del primo Novecento, impegnativo ma al tempo stesso ideale per mettere in evidenza le caratteristiche tecniche ed interpretative, nonché il feeling, dei due artisti.

I brani scelti per costruire il programma spezzino sono stati la Suite Italienne di Igor Stravinskij, la splendida Sonata in sol di Maurice Ravel e due composizioni di Sergej Sergeevič Prokof'ev: le Cinque melodie op. 35 e la Sonata in re maggiore op.94. 

I frequentatori abituali di questo repertorio del primo novecento europeo sanno che i tre autori, ognuno in base alle proprie caratteristiche e visione estetica, sono comunque accomunati con queste composizioni per aver cercato di coniugare innovazione e tradizione utilizzando sia la forma della sonata (RavelProkof'ev) sia la citazione di danze del passato (Stravinskij) insieme ad un linguaggio armonico e ritmico inconfondibile per ognuno, in una sorta di sintesi fra la tradizione, che in quanto tale non va rinnegata ma utilizzata come bagaglio di esperienza, e futuro, aprendo la strada a nuove visioni musicali.  

Krylov e Lifits hanno subito dimostrato come la loro musicalità e sensibilità si potesse fondere nella sintesi del far musica insieme sin dalle prime battute di Stravinskij, nel quale è immediatamente emersa una cura nell'evidenziare dinamiche e fraseggio peculiare dei grandi solisti che esaltavano la bellezza della scrittura del brano, sia nelle danze più “tranquille” sia nell'esaltante cavalcata della “tarantella”. Perfetta.  

Dopo il richiamo all'arcaico della suite stravinskijana la geniale ed unica scrittura di Ravel ha ulteriormente esaltato sia la bellezza del suono di Krylov sia la raffinatezza del pianismo di Lifits, che ha confermato le doti di pianista di razza con una straordinaria capacità di controllo, tocco raffinatissimo (magico nelle sonorità avvolgenti del secondo movimento “Blues”) e tecnica sicura (l'allegro finale “Perpetuum mobile”, con i richiami all'ultimo movimento del concerto in sol raveliano entusiasmante ed inarrestabile)

Nella seconda parte tutta dedicata a Prokof'ev, autore nel quale l'aspetto ritmico e percussivo si fonde con momenti di particolare lirismo, quanto anticipato nella prima parte del concerto ha trovato ulteriore conferma, evidenziando le doti degli esecutori sia nelle Cinque melodie op. 35, sia, soprattutto, nella celebre Sonata op. 94, altrettanto conosciuta nella versione con il flauto, che trova in questa scrittura, sollecitata a Prokof'ev da un entusiasta Ojstrach dopo l'ascolto della versione per strumento a fiato, ulteriori motivi di interesse e potenzialità espressive grazie al timbro dello strumento ad arco, e nella quale Krylov ha potuto sfoggiare la disarmante ed apparente facilità con la quale risolve gli impegnativi passi tecnici, sostenuto da un Lifits altrettanto disinvolto e sicuro in ogni momento dell'esecuzione.

Entusiasmo finale del pubblico che ha riempito il Teatro Civico ed impegnativo bis concesso, una sorta di appendice ad un programma già denso ed appagante: l'Introduzione e rondeau capriccioso di Saint-Saëns op. 28, in origine per violino ed orchestra, nell'efficace trascrizione per duo di Bizet, inutile precisare, superbamente eseguito.

Pubblicato in: 
GN19 Anno VI 20 marzo 2014
Scheda
Titolo completo: 

Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia in collaborazione con
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pesci
Fondazione Pistoiese Pro Musica

Colonna d'Armonia
Società dei Concerti
CONCERTI A TEATRO
Gennaio-Maggio 2014
Mercoledì 12 marzo 2014 – ore 21.00
Teatro Civico – La Spezia

Sergej Krilov, violino
Michail Lifits, pianoforte

Igor Stravinskij: Suite italienne
Maurice Ravel: Sonata per violino e pianoforte in sol maggiore
Sergej Sergeevič Prokof'ev: Cinque melodie op. 35 bis - Sonata n.2 in re maggiore op.94