Teatro dell'Opera di Roma. Il leonino Simon Boccanegra apre la stagione

Articolo di: 
Livia Bidoli
Simon Boccanegra

Il Portale di San Lorenzo con il leone di marmo campeggia sulla scenografia cinematografica di Dante Ferretti per il Simon Boccanegra del Teatro dell'Opera che il M° Muti ha diretto dal 27 novembre fino all'11 dicembre 2012 per sette serate inaugurando, con Giuseppe Verdi che nel 2013 festeggia il bicentenario della nascita, la nuova stagione. Con la regia austera quanto precisa di Adrian Noble, abbiamo seguito la trama intricata di questo melodramma che anche nel finale lascia con l'amaro in bocca. Le voci dei due protagonisti svettano: nella parte principale di Simon Boccanegra il baritono George Petean mentre in quella di Maria (Amelia) la soprano Maria Agresta.

Verdi ha composto il Boccanegra sicuramente pensando all'Otello e come quest'ultimo non solo si situa in una delle due repubbliche marinare, ma ha l'acqua come correlativo oggettivo delle passioni, un suo topos centrale. Come a Venezia, con cui è in guerra (siamo nel 1339), ha un Doge che sta per essere eletto e da cui si diparte l'intrigo di Paolo Albiani, “maledetto” tra i maledetti (il popolo sempre iroso e pronto a far stragi di chiunque), che appoggia la candidatura di Boccanegra cui ha sottratto la figlia per darla al nobile Fiesco (che è suo nonno ma non lo saprà che alla fine), acerrimo rivale di Boccanegra cui nega di sposare la figlia per motivi di classe, e che di lì a poco muore.

La storia amorosa tra Gabriele Adorno (il tenore Francesco Meli che ha retto benissimo la parte) e Maria Boccanegra (Amelia Grimaldi, che ha preso il nome dal padre adottivo Fiesco che si nasconde sotto finte spoglie fuori Genova), si avvale della presenza eccellente di Maria Agresta per la parte femminile. I due in particolare brillano quando fanno coppia nell'atto primo scena quinta: “Cielo di stelle orbato”, in cui il testo è adornato di meravigliose favelle richiamando un tempo romanticamente ispirato: “Eco pia del tempo antico, la tua voce è un casto incanto; serberà ricordo santo dé tuoi detti il cor fedel”. Il libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal dramma omonimo di Antonio García Gutiérrez, è stato rivisto nel 1881 da Arrigo Boito in seguito alle rimaneggiature dello stesso Verdi sulla partitura, e spiccano le sue doti poetiche come nel già citato Otello (1887)  e nel Falstaff (1893).

La parte di Simon Boccanegra è del romeno George Petean che, dotato di potenza e chiarezza, lo si ammira solcare il palco sin dall'inizio e brilla nell'atto primo nella scena nona nel consiglio del Doge e durante la minaccia della sommossa popolare. Altra commozione prende nel duetto col Fiesco nel finale, “Delle faci festanti al barlume” (atto III scena quindici), quest'ultimo interpretato dal basso ucraino Dmitry Beloselskiy, diretto dal M° Muti nel 2011 nella parte di Zaccaria nel Nabucodonosor e poi da Pinchas Steinberg ne La battaglia di Legnano come Federico Barbarossa.

I nostri premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo (sua collaboratrice fissa e compagna nella vita) si sono occupati di scene e arredi, riproducendo una Genova che sa di Venezia e con il mare sempre sullo sfondo. Da aggiungere poi che la locandina dello spettacolo è stata curata da Mimmo Paladino che ha dipinto quattro quadri ad olio per realizzarla.

La direzione di Riccardo Muti sta portando l'Orchestra del Teatro dell'Opera ai livelli delle grandi orchestre internazionali, specialmente con Verdi che lui dirige: in particolare gli archi stanno acquistando una raffinatezza deliziosa all'ascolto e come sempre lodi per il Coro diretto dal M° Roberto Gabbiani. Ricordiamo che a marzo, ancora con Verdi, ci sarà Muti sul podio e alla regia Werner Herzog, con la fosca tragedia di I due Foscari, che volerà poi anche a San Pietroburgo in forma di concerto.

Pubblicato in: 
GN7 Anno V 17 dicembre 2012
Scheda
Titolo completo: 

Teatro dell'Opera di Roma
Simon Boccanegra

Musica di Giuseppe Verdi
Melodramma in un prologo e tre atti
Libretto di Francesco Maria Piave e Arrigo Boito
Durata 3 ore circa (incluso intervallo)
Prima rappresentazione
martedì, 27 novembre, ore 19.00 (turno A)
Repliche
giovedì, 29 novembre, ore 20.00 (turno B) domenica, 9 dicembre, ore 16.30 (turno E) sabato, 1 dicembre, ore 18.00 (turno D) martedì, 11 dicembre, ore 20.00 (fuori abb.) martedì, 4 dicembre, ore 20.00 (turno C) giovedì, 6 dicembre, ore 20.00 (fuori abb.)

Direttore  Riccardo Muti
Regia     Adrian Noble
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Scene     Dante Ferretti
Arredamento    Francesca Lo Schiavo
Costumi  Maurizio Millenotti
Movimenti coreografici Sue Lefton
Luci Alan Burrett

Interpreti
Simon Boccanegra     George Petean
Maria Boccanegra (Amelia)     Maria Agresta /Eleonora Buratto 9
Jacopo Fiesco     Dmitry Beloselskiy/Riccardo Zanellato 9
Gabriele Adorno Francesco Meli
Paolo Albiani     Quinn Kelsey /Marco Caria 9, 11
Pietro     Riccardo Zanellato /Luca Dall’Amico 6, 9
Un Capitano dei balestrieri     Saverio Fiore
Un’ancella di Amelia     Simge Bűyűkedes

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA

Nuovo allestimento