Teatro dell'Opera di Roma. Le Parc, nella Culla dell'Amore

Articolo di: 
Livia Bidoli
Le Parc

Al Teatro dell'Opera di Roma è stato presentato un balletto di Angelin Preljocaj, Le Parc, dal 5 all'11 maggio: creato da Preljocaj nel 1994 per il suo debutto all'Opéra de Paris, è una sorta di rivisitazione del concetto dell'Arte d'amare nei secoli XVII e XVIII, come nelle mappe dell'Amore di Mademoiselle de Scudery: due interpreti d'eccezione, l'étoile Eleonora Abbagnato – attuale Direttrice del Corpo di Ballo dell'Opera di Roma – e Stéphane Bullion, étoile all'Opéra de Paris, dove si sono conosciuti e si sono librati insieme sulle punte per i capolavori di Roland Petit, che l'ha scoperta giovanissima e di coreografi come Nureyev e tanti altri.

L'estrema delicatezza di questo balletto si evince immediatamente dalla presentazione di scene essenziali ed allo stesso tempo metaforicamente riflettenti uno stato d'animo in progredire: le tre piramidi sullo sfondo di un giardino alla francese raccontano l'incontro d'amore in un luogo di per sé stesso paradisiaco fin dalla concezione medievale dei giardini, riprendendo quello mitologico dell'Eden. La nobiltà galante della scenografia di Thierry Leproust è in accordo armonico con i costumi tra il Seicento più solare e dorato ed il Settecento più sobrio di Hervé Pierre, con le ballerine nel primo atto vestite da gentilhommes dorate che danzano in quadriglie con gli uomini in rosso e nero: qui avverrà l'incontro tra i protagonisti, sulle note dell'Andantino in si bemolle del Concerto per pianoforte n.14 in mi bemolle maggiore K449 di Wolfgand Amadeus Mozart.

Gli spartiacque tra i tre atti degli incontri graduali e successivi tra gentilhommes e gentilfemmes saranno scanditi dalla ripresa dei lavori dei giardinieri  che curano il paradisiaco “locus amenous”: dopo l'Adagio della Sinfonia n.36 in do maggore di Mozart, la K425 che a sipario sceso ha presentato in qualche modo l'intera vicenda amorosa in musica, questi ultimi sono invece scanditi da una conoscenza consueta per il coreografo Preljocaj: Goran Vejvoda ha creato la maggior parte dei tessuti sonori per il coreografo di origine albanese nato in Francia e cullato all'Opéra de Paris, oltre ad aver creato la colonna sonora per il film Immortal di Enki Bilal nel 2004. Tra un interludio e l'altro si spezza la cornice sonora mozartiana per dare spazio “alle cesoie” metaforiche di  Vejvoda che mantengono un clima di mistero semielettronico su tutto il procedere del balletto. In particolare notiamo quanto sia la giusta preparazione e contraltare alla Eine kleine Nachtmusik che fa da contorno agli “svenimenti” delle gentilfemmes, Abbagnato compresa. Indossando degli abiti con voluminose e fiorate gonne – Abbagnato indossa un costume bianco e rosso salmone che risalta sugli altri fiorati chiari – sembrano quasi delle bambole dai movimenti fin troppo cadenzati, aumentando quel senso di estraniamento che sarà evidentemente onirico quando l'étoile cadrà nel sonno per risvegliarsi fra le braccia dell'ètoile Bullion.

Una dolcezza incredibile in tutti i passaggi coreografici di Preljocaj, rende questo balletto di una preziosità rilucente in ogni suo atto, intermezzi compresi: l'apice, la scena del bacio che fa tornare in mente il celebre quadro di Hayez, oltre a necessitare di due interpreti assolutamente straordinari quali sono Abbagnato e Bullion, determina un affiatamento senza il quale sarebbe impossibile girare letteralmente sospesi, e vorticosamente, come richiede la scena. Una fusione totale con l'altro sottolineata dall'Adagio dalla Serenata Haffner in re maggiore K250, che suggella, prima dell'abbandono finale con il Concerto n.23, un'unione metaforica nella grande culla del sogno.

Pubblicato in: 
GN27 Anno VIII 19 maggio 2016
Scheda
Titolo completo: 

Teatro dell'Opera di Roma
Stagione 2015/2016
Le Parc
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart

Creazione sonora Goran Vejvoda

Balletto in tre atti
Durata: 1,40 h senza intervallo
Direttore David Garforth
Coreografia Angelin Preljocaj
ripresa da Noémie Perlov e Laurent Hilaire
Scene Thierry Leproust
Costumi Hervé Pierre
Luci Jacques Chatelet

Orchestra, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera

Allestimento del Teatro alla Scala di Milano

Interpreti principali
Coppia principale: Eleonora Abbagnato 5, 6, 7, 8, 10, 11 maggio;
Stéphane Bullion 5, 6, 7, 8, 11 maggio;
Giorgia Calenda anteprima giovani 4 maggio;
Claudio Cocino anteprima giovani 4 maggio e 10 maggio.

I Giardinieri:
Giacomo Luci anteprima giovani 4 maggio e 5, 6, 7, 8, 10, 11 maggio;
Alessio Rezza anteprima giovani 4 maggio e 5, 6, 7, 8, 11 maggio;
Giovanni Castelli anteprima giovani 4 maggio e 10 maggio;
Antonello Mastrangelo 5, 6, 7, 8, 11 maggio;
Massimiliano Rizzo anteprima giovani 4 maggio e 10 maggio;
Marco Marangio 5, 6, 7, 8, 10, 11 maggio.