Teatro Olimpico. Cenerentola, leggiadria in una scarpetta

Articolo di: 
Livia Bidoli
Cenerentola

Con i due primi ballerini del Teatro dell'Opera di Berlino, lo Staatsballet Berlin unter den Linden, Ksenia Ovsyanick (che ha sostituito Iana Salenko) e Dinu Tamazlacaru, è tornato sul palcoscenico del Teatro Olimpico uno dei balletti per eccellenza della tradizione russa, ovvero la Cenerentola con le musiche di Sergej Prokof’ev. La stagione dell'Accademia Filarmonica Romana  ha presentato da venerdì 19 gennaio fino al 21, il balletto con la regia e la coreografia di Luciano Cannito, prodotta da Fabrizio di Fiore per Roma City Ballet Company.

Cenerentola fu il secondo “ballo grande” di Sergej Prokof'ev dopo Romeo e Giulietta: la sua composizione, iniziata nel 1941, fu tormentata, e vide la luce al Bol’šoj di Mosca solo quattro anni dopo, il 21 novembre 1945, con Galina Ulanova e Mikhail Gabovic, la coreografia di Zakharov e il libretto di Nicolai Volkov. Tre anni dopo avremo la coreografia di Frederick Ashton al Covent Garden con il Sadler's Wells Ballet, (odierno Royal Ballet, con Moira Shearer nella veste principale). La musica di Prokof'ev, le sue marcette prese da L'amore delle tre melarance, sono un tratto distintivo che forma un connubio indissolubile e qualifica la Cenerentola di Prokof'ev nel suo insieme vivace e brillantemente grottesco.

La favola di Perrault dal quale proviene la diretta ispirazione (noi abbiamo la bella traduzione arguta di Carlo Collodi), offre uno spunto a Prokof'ev per qualificare in modo molto preciso i singoli momenti della storia in senso musicale e sondarne psicologicamente i motivi: principalmente ne abbiamo tre, che riconosciamo come temi di Cenerentola, che si prefiggono anche di delineare il topos climatico di ogni atto.

Nel primo atto vediamo la piccola Cenerentola umiliata nella casa del padre, Alfonso Paganini, e le sorellastre, Silvia Accardo e Corinne De Bock, che la dileggiano obbligandola ad occuparsi delle pulizie della casa. Nella versione presentata osserviamo una cornice, che racchiude un intro con Cenerentola maltrattata dalle sorelle e dal padre piuttosto disinteressato e sottomesso dalla Matrigna en travesti interpretata ironicamente da Manuel Paruccini, ex primo ballerino del Teatro dell'Opera di Roma.

La seconda parte si svolge quasi interamente nel Palazzo del Principe dove Cenerentola viene intrdotta sotto mentite spoglie dalla fata interpretata da Jeum Song: qui avremo anche una sciarada divertente con il Giullare di corte, Yuri Mastrangeli, che si agita molto e fa sparpagliare le coccarde rosse inseguito dalla Matrigna per chiari intenti di seduzione (un eufemismo gentile!).

Il clou è rappresentato dall'eccellente Prima Ballerina del Teatro dell'Opera di Berlino, lo Staatsballet Berlin unter den Linden, Ksenia Ovsyanick, nel ruolo di Cenerentola: britannica di origini bielorusse dove ha svolto i primi studi da ballerina, ha poi studiato all'English National Ballet; nel 2018 ha vinto il Dance Open dell'International Ballet Award a San Pietroburgo ed in Italia il Premio Eccelenza della Danza l'anno scorso. Il Principe è ballato dall'altro Principal Dancer dell'Opera di Berlino, Dinu Tamazlacaru, che conosciamo dal Teatro dell'Opera di Roma per aver ballato ne Il lago dei cigni, il ruolo del Principe Siegfried; Romeo in Romeo e Giulietta e Frantz in Coppélia; nonchè ne Lo Schiaccianoci al Teatro Olimpico.

I costumi a firma di Giusi Giustino del Teatro San Carlo di Napoli sono leggeri, briosi e con tocchi postmoderni, come nel caso della Matrigna e del Giullare, nonchè sprazzi dall'Ottocento col padre di Cenerentola, con il tutu' eburneo della protagonista ed il costume del Principe; eleganti in cobalto i balli di gruppo al Palazzo del Principe. Le scene di Michele Della Cioppa, direttore degli allestimenti scenici del Teatro dell’Opera di Roma, si stagliano tra tocchi d'antiquariato negli interni della casa di Cenerentola ed un fondo tra il ghiaccio del Palazzo, che ricorda quasi il Frozen disneyano, che si tinge di rosso durante il pas de deux della coppia principale. La sempre convincente regia nonché coreografia di Luciano Cannito, già direttore artistico del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, del Teatro Massimo di Palermo e del Balletto di Roma, sono a suggellare il successo del balletto fiabesco con le note indimenticabili di Prokof’ev.

Tanti applausi per uno spettacolo graditissimo a grandi e piccini per una performance straordinaria di tutti i ballerini: un plauso d'eccellenza per la coppia principesca, in particolare per Ksenia Ovsyanick, la cui leggiadria fa il pari con la tecnica.

Pubblicato in: 
GN12 Anno XVI 26 gennaio 2024
Scheda
Titolo completo: 

Accademia Filarmonica Romana

CENERENTOLA
regia e coreografia Luciano Cannito
musica Sergej Prokof’ev
scene Michele Della Cioppa
costumi Giusi Giustino
luci Alessandro Caso

Roma City Ballet Company

con
Ksenia Ovsyanick (sostituisce Iana Salenko) Dinu Tamazlacaru
Primi Ballerini del Teatro dell’Opera di Berlino / Staatsballet Berlin

Teatro Olimpico
dal 19 al 21 gennaio
(venerdì ore 20.30, sabato ore 16.30 e 20.30, domenica ore 16.30)

Biglietti: Teatro Olimpico da 34,60 a 60 euro. I prezzi sono comprensivi di prevendita.
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org / teatroolimpico.it