musica

  • Jeux
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Il terzo ciclo dei Ballets Russes di Diaghilev al Teatro dell'Opera di Roma è giunto al suo ultimo capitolo con L’Après-midi d’un Faune (1912) e Jeux (1913), due delle quattro coreografie che Vaslav Nijinskij creò per Les Ballets Russes. Le altre due furono la Le Sacre du Printemps (1913) su musica di Igor Stravisnskij e Till Eulenspiegel (1916) dal poema sinfonico di Richard Strauss.

  • Shéhérazade
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    La rassegna dedicata ai Ballets Russes al Teatro dell’Opera di Roma si è conclusa con un terzo spettacolo, emblematicamente dedicato alle due coreografie Shéhérazade e Petruška di Michel Fokine. Un coreografo, che con la sua personalità, segnò l’inizio di una stagione irripetibile insieme a Vaslav Nijinskij (lo esamineremo nella seconda parte) il quale, creando Jeux e L’apres-midi d’un faune dimostrò di essere sia uno straordinario interprete sia un coreografo la cui genialità produsse una svolta nella concezione della danza.

  • Le Sacre du Printemps
    Articolo di: 
    Livia Bidoli - Daniela Puggioni

    Il seguito della seconda parte di Ballets Russes al Teatro dell'Opera di Roma da venerdì 17 fino a mercoledì 22 aprile, presenta due balletti per due serate, quella del 19 e quella del 21 aprile: Parade, musica di Erik Satie (21/04) e Le Sacre du Printemps, musica di Igor Stravinskij (19/04).

  • La Chatte
    Articolo di: 
    Livia Bidoli - Daniela Puggioni

    I Ballets Russes di Diaghilev sono al secondo appuntamento e presentano un’altra tornata di successi: Pulcinella e la scandalosa, allora, nel 1913, Le Sacre du Printemps entrambe di Strawinskij, insieme ai due episodi avanguardisti di La Chatte, su musiche di Henri Sauguet, e Parade su musiche del melanconico Eric Satie.

  • Leçons de Ténèbre
    Articolo di: 
    Livia Bidoli - Teo Orlando

    Un doppio concerto intitolato alle Tenebre il 7 e l’8 aprile scorsi: il primo al Teatro Studio su musiche di Couperin, il secondo nella Sala Sinopoli ancora al Parco della Musica, su musiche di Charpentier. Il primo ensemble formato da cristiani, ebrei, musulmani, i Solisti del Centro di Musica Antica Pietà de' Turchini di Napoli; il secondo dal gruppo di cantori e musici Le Concert Spirituel  diretti da Hervé Niquet.

  • Land of Kush - Against the Day
    Articolo di: 
    Alberto Balducci

    L'ensemble di Montreal capitanato dal buon vecchio Sam Shalabi (ormai storico militante della scena post-rock/indie del suo paese) ha pubblicato un disco superlativo, dalla catalogazione ardua anche per i fan delle etichette più strampalate, e basato su un'opera letteraria di Thomas Pynchon dallo stesso titolo: Against the Day.

  • L'uccello di fuoco
    Articolo di: 
    Livia Bidoli - Daniela Puggioni

    La seconda parte del primo ciclo di Ballets Russes al Teatro dell'Opera di Roma dal 7 all'11 aprile 2009 presenta un excursus su due masterpieces conosciutissimi del balletto: Il cappello a tre punte su musiche di de Falla e L'uccello di fuoco musicato da Igor Stravinskij.

  • Les Sylphides
    Articolo di: 
    Livia Bidoli - Daniela Puggioni

    Il centenario dei Ballets Russes coincide con il centenario della nascita del Futurismo, il 1909, e non è un caso visto che si tratta di due avanguardie, l’una nella danza, l’altra onnivora in tutte le arti. Sergej P. Diaghilev, l’inventore dei balletti “dell’avvenire” per evocare Wagner e la sua arte “totale”, discesa con l’impresario russo nella danza.

  • Giuseppe Martucci
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Nella ricorrenza del centenario della morte di Giuseppe Martucci (Capua, 1856 - Napoli, 1909), che per primo diresse il 16 febbraio 1908 all’Augusteo l’allora neonata orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, il maestro Antonio Pappano e il pianista Bruno Canino hanno eseguito il  suo Concerto in si bemolle minore per pianoforte e orchestra op.66.

  • Orchestre National du Capitol de Toulouse
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Il 5 marzo scorso si è tenuto a Tolosa, presso il teatro della Halle aux Grains con l'Orchestre National du Capitole, un concerto dal sapore iberico, quasi a sottolineare l’affinità di questa città dei Midi-Pyrénées con il mondo spagnolo, distante solo un centinaio di chilometri.