ArteScienza 2015 nuova pratica ed ecosistema

Dopo la pausa di agosto, riprende ArteScienza, la rassegna internazionale di arte, scienza, organizzata dal Centro Ricerche Musicali - CRM. Riconosciuta come “Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città 2014-2016” ArteScienza è realizzata con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

La rassegna che accoglie esposizioni d’arte, installazioni sonore, concerti, performance di musica-danza, video d’autore, colloqui con artisti incentrati sul tema “Nuova pratica ed ecosistema”, dà appuntamento sabato 19 settembre (ore 17.30 e mercoledì 23 settembre ore 17 per pubblico di non vedenti) alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio con l’incontro del pubblico con i compositori e direttori del Centro Ricerche Musicali Michelangelo Lupone e Laura Bianchini per illustrare le caratteristiche estetiche e le modalità di fruizione dell’opera musicale adattiva Forme Immateriali di Lupone, inaugurata lo scorso febbraio, posta nel Cortile del partigiano, parte della collezione permanente del Museo (Committenza GNAM 2014).

Le caratteristiche strutturali dell’opera, la particolare connessione della musica con l’acqua, il contesto di intimità che si instaura tra pubblico e ambiente, rende l’installazione particolarmente interessante e stimolante per il pubblico, anche con una particolare attenzione per i disabili, soprattutto i non vedenti per i quali è infatti previsto l’incontro specifico di mercoledì 23 settembre (alle ore 17).

Protagonista principale e artefice dell’opera infatti è il pubblico, chiamato a immergere in acqua la punta di una bacchetta sensibile in legno. I continui movimenti e forme d’acqua generati nelle due fontane, producono i suoni che vengono acquisiti e modificati da un’avanzata tecnologia di rilevazione e attuazione acustica, allo scopo di realizzare diversi gradi di trasformazione musicale. Il suono dell’acqua, dopo essere stato rilevato, viene analizzato da un computer, che ne estrae brevi frammenti per ricomporli in sequenze di suoni con altezze, ritmi e timbri diversi. Le sequenze prodotte sono organizzate in una partitura polifonica e diffuse in acqua con speciali lenti sonore collocate nelle due vasche. La tessitura musicale così ottenuta permette alle due vasche di dialogare musicalmente e di creare giochi di “primo piano” e “sfondo” nello spazio del cortile. La musica – per definizione arte immateriale di vibrazioni impalpabili e invisibili – nell’acqua diviene concreta, corporea, aprendosi a molteplici visioni.

“La continua mutazione delle forme, delle velocità e delle posizioni - spiega Michelangelo Lupone - modifica i timbri, i ritmi, la dinamica dei personaggi dell’intreccio musicale che si sviluppa con infinite variazioni nel tempo. La musica, vivace o calma, assume forme immateriali che fanno vibrare l’acqua con leggere increspature che seguono e s’integrano al gesto del pubblico. Oltre al suo carattere interattivo, ‘Forme immateriali’ è anche un’opera ‘adattiva’ in grado di evolvere nel tempo: la musica infatti adegua il proprio carattere espressivo in relazione all’ambiente e in funzione delle ore del giorno e dei gesti di cui conserva memoria. I processi interattivi e adattivi sono controllati da un computer che segue l’evoluzione nel tempo dell’opera”.

L’incontro con il pubblico è gratuito. Ingresso alla GNAM euro 8, ridotto 4 €

Gli aggiornamenti sono disponibili sui siti www.artescienza.info   www.crm-music.it