I casi della musica. Fedele d'Amico vent'anni dopo

Convegno internazionale di studi organizzato presso l'Auditorium di Roma, dall'Accademia di S. Cecilia, dall'Associazione Amici di S. Cecilia e dalle tre università di Roma La Sapienza, Tor Vergata e RomaTre.Da venerdì 4 a domenica 6 febbraio 2011 presso l’Auditorium Parco della Musica avrà luogo il convegno dedicato alla figura di Fedele D’Amico.

Studiosi e critici di fama internazionale e provenienti da varie sedi e nazioni, specialisti non solo di storia della musica e musicologia (Mario Bortolotto, Markus Engelhardt, Franco Serpa, Giorgio Pestelli, Lorenzo Bianconi, Giovanni Morelli, Adriana Guarnieri, Fiamma Nicolodi, Giuseppina La Face Bianconi, ecc.), ma anche di storia del cinema (Roberto Calabretto), del teatro (Gerardo Guccini) e della danza (Concetta Lo Iacono), di storia della lingua italiana (Luca Serianni) e di estetica (Giovanni Guanti), direttori artistici di festival e teatri (Bruno Cagli, Mario Messinis, Luciano Alberti, Gioacchino Lanza Tomasi), il compositore Roman Vlad, lo psicologo e uomo politico Adriano Ossicini, e molti altri si avvicenderanno nelle quattro sedute del convegno, per raccontare e spiegare la sfaccettata figura intellettuale professionale e umana di Fedele d'Amico.

Fedele d'Amico (1912-90) è stato il più importante critico musicale italiano del Novecento, oltre che uno dei massimi studiosi europei del fenomeno operistico e della musica del XX secolo. Romano, figlio di Silvio, critico e storico del teatro, fondatore a Roma dell'Accademia d'arte drammatica che oggi porta il suo nome, studiò musica coi compositori Mario Labroca e Alfredo Casella, imparò a giocare a scopone da Massimo Bontempelli e da Luigi Pirandello, fu amico di Petrolini e di Cesare Pascarella, si laureò in giurisprudenza, lavorò per l'EIAR (oggi RAI) e per la società di produzione cinematografica Lux Film, diresse la Sezione musicale dell'Enciclopedia dello spettacolo, insegnò Storia della musica presso l'Università La Sapienza di Roma (Facoltà di magistero e di lettere), sposò Suso Cecchi (figlia del celeberrimo critico letterario Emilio), la più nota e premiata sceneggiatrice nella storia del cinema italiano. Antifascista militante, è stato tra i fondatori del Partito cattolico-comunista (poi Sinistra cristiana), per conto del quale ha diretto il periodico "Voce operaia" (1943-45).

Durante la sua vita ha collaborato come critico musicale a svariate testate italiane e straniere; in particolare, alla "Fiera letteraria", al "Contemporaneo" e, per oltre vent'anni, all'"Espresso". In veste di studioso, ha pubblicato alcune monografie (su Rossini, Musorgskij, Petrassi), raccolte di articoli e saggi suoi (I casi della musica, 1962, Un ragazzino all'Augusteo, 1990 postumo) e altrui (di Berlioz, Busoni).
Intelligenza lucidissima, competenza sterminata, una prosa limpida eppure studiatissima, un inesauribile spirito polemico, sono le caratteristiche principali della sua personalità e del suo lascito intellettuale, tra i maggiori del Novecento italiano benché ancora in buona parte da riscoprire e da portare all'attenzione del grande pubblico.

Anche per questa ragione, oltre che per ricordare il ventennale della sua scomparsa e anticipare il centenario della sua nascita, l'Accademia di S. Cecilia, l'Associazione Amici di S. Cecilia (che ha fornito il principale contributo finanziario per la realizzazione del consesso di studi), l'Università di Roma La Sapienza, l'Università di Tor Vergata e l'Università RomaTre hanno deciso di organizzare un convegno internazionale di studi, che si svolgerà sotto l'Alto patronato del Presidente della Repubblica da venerdì 4 febbraio (a partire dalle 14,30) a domenica mattina, 6 febbraio. Le sedi saranno: il venerdì e il sabato la Sala del Museo degli strumenti musicali dell'Accademia di S. Cecilia (Auditorium di Roma, viale de Coubertin), la domenica mattina lo Spazio Risonanze, sempre presso l'Auditorium.
Con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica

Auditorium Parco della Musica - Roma
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