Eric Rohmer al cineclub Alphaville. Tra il quotidiano e i Racconti morali

Alphaville Cineclub ricorda il grande regista francese Eric Rohmer, scomparso l’11 gennaio scorso all'età di 89 anni, con una selezione monografica di alcuni tra i suoi più significativi lavori, in visione dal 20 al 24 gennaio prossimi nella sede di via del Pigneto 283: gli spettacoli avranno luogo ogni sera dalle ore 21.00.

Di Rohmer, professore di lettere di origine alsaziana ma soprattutto fondatore dei Cahiers du Cinema alla fine degli anni ’50, insieme con gli amici Jean-Luc Godard e Jacques Rivette, e dunque tra i principali esponenti della Nouvelle Vague, è sempre stata proverbiale la riservatezza e l’ostinato modo di intendere il cinema, lavoro artigiano e personale, lontano dall’industria e dalle mode del momento.

Fedele alla teoria del critico André Bazin e della sua idea di cinema come "finestra aperta sul mondo", Rohmer ha spesso raccontato storie del quotidiano attraverso gli occhi dei suoi giovani protagonisti alle prese con i turbamenti e le domande del vivere, a cui ha fatto esporre teorie e riflessioni vicine ai pensieri dei propri filosofi di riferimento, in particolare Blaise Pascal, inseriti in habitat naturali o in città funzionali alla sceneggiatura originale.

Fuori dei suoi molteplici racconti divisi per serie (Racconti morali, Commedie e proverbi, I racconti delle quattro stagioni), Rohmer ha realizzato pure opere in sé autonome, da La Marchesa Von... (La Marquise d'O...) al più recente La nobildonna e il duca (L'Anglaise et le Duc), ottenendo grandi riconoscimenti ma anche critiche acuminate, a dimostrazione della profonda sincerità intellettuale di un autore davvero indipendente e rigoroso.

Proprio prendendo a prestito una riflessione di Rohmer all’interno di una intervista rilasciata a Parigi nella primavera del 1981 ("… vorrei che i miei film uscissero in poche sale, magari piccole, ma che durassero a lungo…"), Alphaville Cineclub, che di quelle sale ha tutte le caratteristiche, propone una selezione monografica in cui opere tratte dalle sue serie si alternano ad opere autonome, senza trascurare alcuni tra i più noti medio e cortometraggi dei primi anni della sua filmografia.

La serata di inizio rassegna, mercoledì 20 gennaio alle 21.00, prevede la proiezione dell’opera di Rohmer più conosciuta, Il raggio verde (Le rayon vert,1986), Leone d’Oro al Festival di Venezia di quell’anno, storia dell’andirivieni di Delphine da Parigi alla Normandia a Biarritz, dove incontra finalmente il ragazzo giusto e riesce, quasi per magia, a vedere il raggio verde, fenomeno di rifrazione considerato portafortuna che dette il titolo al celebre romanzo di Jules Verne del 1882.

A seguire è prevista la proiezione di Il ginocchio di Claire (Le genou de Claire, 1970, il quinto dei Racconti morali), commedia di elegante seduzione anche erotica esaltata dalla splendida fotografia di un'estate lacustre firmata Néstor Almendros e magistralmente interpretata da un Jean-Claude Brialy in stato di grazia.

Giovedì 21 gennaio la serata prevede la proiezione del mediometraggio La fornaia di Monceau (La boulangère de Monceau, 1962), primo dei sei Racconti morali, storia di giovani sedotti e seduttori sullo sfondo di una Parigi col profumo delle baguettes.

A seguire La mia notte con Maud (Ma nuit chez Maud, 1969), terzo racconto morale che si sofferma, attraverso la scelta del protagonista Jean-Louis (Jean-Louis Trintignant) in merito a due figure di donne opposte l’una all’altra, sulla paura per il reale a fronte dell’idealità dell’archetipo, con una sorprendente discussione sull'argomento della scommessa di Pascal a proposito dell'esistenza di Dio.

La carriera di Suzanne (La carrière de Suzanne, 1963), storia di un’emancipata studentessa lavoratrice degli anni ’60 a Parigi, malvista perché troppo indipendente dal gruppo dei suoi amici/corteggiatori, in visione venerdì 22 gennaio ad Alphaville, precede la proiezione di uno dei lavori più acclamati di Rohmer, La marchesa Von… (La Marquise d'O..., 1976), commedia lacrimevole ma non sentimentale, liberamente ispirata alla omonima novella di Heinrich von Kleist e magistralmente diretta dal regista sul filo di un’ironia ora comica ora tragica.

Sabato 23 si potrà assistere alla visione di Racconto d’autunno (Conte d'automne, 1998), il più sentimentale dei Racconti delle quattro stagioni, commedia sull’amore e sul destino splendidamente ambientata nei vigneti della valle del Rodano, sorprendente per leggerezza e grazia, uno degli esempi più luminosi dell’opera di Rohmer (uso invisibile della camera, musica sostituita dai rumori, dialoghi naturali…).

Il ricordo del grande regista si conclude ad Alphaville domenica 24 gennaio con la proiezione di La nobildonna e il duca (L'Anglaise et le Duc, 2001), la Rivoluzione francese declinata Rohmer, dunque tragica, nichilista, atroce, piegata ad una Ragione portatrice di Terrore. Girata in digitale dal regista ultraottantenne, dimostra sopra ogni cosa l’amore per il cinema di un regista sempre contemporaneo e curioso.

Introduzione alla rassegna a cura di Patrizia Salvatori.
In fondo trovate il calendario dettagliato.
Vi aspettiamo! Un saluto cinéphiles.

Patrizia Salvatori

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Alphaville Cineclub

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http://www.cineclubalphaville.it
Roma - Via del Pigneto 283

Eric Rohmer (1920-2010) - Selezione monografica

“…vorrei che i miei film uscissero in poche sale, magari piccole, ma che reggessero a lungo”

20-24 gennaio 2010 - ore 21.00

20/1
ll raggio verde, Fr, 1986, 90’
Il ginocchio di Claire, Fr, 1970, 105’
21/1
La boulangère de Monceau, Fr,1962, 26’
La mia notte con Maud, 1969, Fr, 110’
22/1
La carriera di Suzanne, Fr, 1963, 52’
La Marchesa Von…, Fr, 1976, 107’
23/1
Véronique et son cancre, Fr, 1958, 20’
Racconto d’autunno, Fr, 1998, 111’
24/1
La nobildonna e il duca, Fr, 2001, 128’