Opera Roma. Rebecca Bianchi Special Ambassador per Roma Expo 2030

Il Comitato Promotore Roma Expo 2030 ha partecipato questa mattina alla sua terza Assemblea del BIE (Bureau International des Expositions). La riunione era dedicata all’illustrazione del tema scelto dalle diverse candidature. L’occasione ha visto la presenza del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, che ha espresso il forte impegno del Governo per sostenere la candidatura italiana.

Il dossier di candidatura, un’opera esaustiva di 618 pagine, che spiega in dettaglio l’impatto che Expo Roma avrà sul Sistema Paese, è stato consegnato ufficialmente  il 7 settembre scorso al BIE dalla delegazione guidata dal Presidente del Comitato Promotore, l’Ambasciatore Giampiero Massolo e dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Ad aprire oggi l’intervento italiano, alla presenza dei delegati BIE e delle altre tre delegazioni in gara (Busan, Riad, Odessa), Rebecca Bianchi, Étoile del Teatro dell’Opera di Roma, che ha evidenziato il ruolo di Roma come Capitale di tutte le culture e di tutte le forme d’arte, tra cui la danza. È stato poi mostrato il video emozionale che racconta la candidatura di Roma a Expo 2030. Colonna sonora del video le musiche composte dal Maestro Ennio Morricone per C'era una volta il West, opera celebre in tutto il mondo. Presente in sala anche la giovanissima protagonista dello spot, Gaia (Elisa Pasquini), rappresentante di tutta la generazione che nel 2030 sarà maggiorenne.

A illustrare il tema prescelto Matteo Gatto, Direttore del BID FILE, supportato dal contributo video con un primo rendering del masterplan del progetto realizzato dallo studio dell’architetto Carlo Ratti. A chiudere l’Assemblea il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Gli interventi da remoto a sostegno alla candidatura sono stati quello del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi impegnato in presenza al vertice interministeriale Nato incentrato sulla guerra in Ucraina, e quello di Susana Malcorra, alto funzionario internazionale ed ex Capo di Gabinetto del Segretario Generale delle Nazioni Unite.

Presenti in sala per la delegazione del Comitato Roma Expo, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il Presidente Ambasciatore Giampiero Massolo, il Direttore Generale Giuseppe Scognamiglio, il Direttore Generale della Fondazione Expo Roma Lamberto Mancini, il Direttore Centrale per la promozione integrata della lingua italiana e cultura del MAECI Giuseppe Pastorelli, il Direttore della Campagna Roma Expo, Ambasciatore Sebastiano Cardi, e la Responsabile della task force Roma Expo del MAECI, Elisabetta Martini.
L’Assemblea di oggi è la terza di cinque momenti stabiliti dal BIE in cui il Comitato è chiamato a rappresentare Roma motivandone la candidatura. Il voto finale si terrà tra un anno esatto. Uno speciale ringraziamento del Comitato va alla famiglia Morricone e al Sovrintendente dell’Opera di Roma, Francesco Giambrone e alla Direttrice del corpo di ballo del Costanzi, Eleonora Abbagnato e infine al direttore del Museo delle Civiltà di Roma, Andrea Viliani.

Dichiarazioni

Il Governo italiano è fortemente impegnato nella candidatura di Roma a ospitare l'Expo del 2030 - ha dichiarato nel suo videomessaggio il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani -. Lo scorso settembre abbiamo consegnato il nostro progetto incentrato su persone e territori, rigenerazione, inclusione e innovazione. L'edizione 2030 di Expo sarà, infatti, una pietra miliare per due motivi principali. In primo luogo, segnerà la celebrazione del centenario del BIE, un'occasione cruciale per fare un bilancio dei primi 100 anni di attività dell'organizzazione. In questo spirito, l'Italia vuole dare il suo contributo per innovare il concetto stesso di Expo, preservandone i valori universali fondamentali. In secondo luogo, sarà l'occasione per rilanciare l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite dopo il suo completamento.  Il nostro progetto, "Persone e territori", mira ad affrontare le sfide più urgenti come: il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, la sostenibilità, l'inclusività e l'innovazione, nonché a trovare soluzioni per i territori in cui viviamo. Roma - ha concluso il Ministro - è un arazzo unico di storia, natura e cultura, dove le persone hanno vissuto insieme unite dai valori della libertà, dell'unione e dell'inclusione. Come celebrazione di questa eredità, Roma EXPO 2030 è incentrata sulle persone, senza alcuna distinzione di etnia, genere, religione, credo o altro. Roma EXPO 2030 non è un progetto dell'Italia per l'Italia. Roma EXPO 2030 è un progetto comune da sviluppare con tutti coloro che desiderano parteciparvi.”

L’Assemblea del BIE che ci vede qui riuniti oggi si svolge in un momento storico in cui molte parti del mondo affrontano gli orrori della guerra, le conseguenze ancora durevoli della pandemia, gli effetti del cambiamento climatico, della crisi economica e di molte inaccettabili diseguaglianze - ha dichiarato il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri nel corso dell’Assemblea -.  L’Italia e la sua Capitale, la Città Eterna di Roma, oggi rinnovano il loro impegno verso la pace, l’inclusione, la sostenibilità, la dignità e i diritti di ogni essere umano, e la loro determinazione a lottare contro ogni forma di discriminazione. Sono questi i temi al centro della nostra candidatura a ospitare Expo 2030: vogliamo che le città diventino bastioni di innovazione condivisa, di inclusione e di progresso sostenibile, connettendosi in una rete globale fondata proprio su questi valori fondamentali. Sono obiettivi che vogliamo realizzare con un’Expo svolta in Europa, sulla base di un criterio di rotazione geografica, e che per la loro ambizione non possono essere perseguiti da un solo Paese o da una sola città. Ed è anche questo il senso più profondo della candidatura di Roma: quello di una partnership tra pari basata sulla condivisione e la solidarietà, con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile come faro. Siamo molto orgogliosi del nostro progetto, che ci consentirà di rigenerare l’area dell’Esposizione con tecnologie all’avanguardia, nel segno della sostenibilità ambientale e dell’inclusione sociale e territoriale. Un progetto che è concepito in modo universale, pensando alle tante comunità da tutto il mondo che già vivono e prosperano a Roma e in tutta Italia. Il 2030 deve essere, infatti, l’anno in cui persone da tutto il mondo si ritrovano in una delle città più antiche, per re-immaginare la loro relazione con il pianeta. Vi aspettiamo a Roma, la casa di tutto il mondo.”

Il 2030 - ha aggiunto in collegamento Susana Malcorra, alto funzionario internazionale ed ex Capo di Gabinetto del Segretario Generale delle Nazioni Unite - sarà anche l'anno in cui il Bureau International des Expositions compie 100 anni dalla sua Fondazione. I suoi valori fondamentali di Educazione, Innovazione e Cooperazione dovranno riflettersi in un Expo che sia veramente universale e dove i valori fondamentali dell'umanità saranno evidenziati. A questo proposito, Roma offre una sede perfetta. Una città che da tremila anni è simbolo di inclusione, accoglienza, apertura mentale. Che ha accolto persone dai quattro angoli della Terra. Che ha prosperato ed è diventata il simbolo dell'universalità anche grazie al contributo di innumerevoli espatriati. “Roma Caput Mundi”, come è stata definita la città, non pretende di essere capofila nel 2030, ma si propone come punto di convergenza per realizzare un evento veramente universale. Il nostro obiettivo non è quello di organizzare una fiera commerciale ma una rappresentazione dei valori e dei principi universali che tutti condividiamo. Quindi rivediamoci a Roma per onorare e realizzare nuovamente quei valori in Expo 2030.”

La candidatura di Roma Expo 2030 - ha dichiarato l’Ambasciatore Giampiero Massolo, Presidente del Comitato Roma Expo 2030  - è la candidatura di una nazione intera che vuole correre veloce seguendo due binari precisi: quello dello sviluppo tecnologico e innovativo e soprattutto quello dei diritti. I diritti sul lavoro, i diritti dell’inclusione e della sostenibilità ambientale. Queste sono le basi sulle quali vogliamo convincere il mondo che Roma - da sempre crocevia di popoli, storie e culture - è il luogo ideale per ospitare l’Esposizione Universale. Il nostro obiettivo è dimostrare come tradizione e innovazione possano fondersi nella Città Eterna, dando vita a un appuntamento senza eguali che renda protagonisti le persone e i territori. Roma Expo 2030 e' un progetto che per l'Italia vale 50 miliardi di euro, l'equivalente di 3-4 punti del Pil.”