Il processo di Franz Kafka. Un adattamento teatrale come un montaggio per cinema

Nell'ambito della Stagione Teatrale 2011-2012 del Teatro Vascello (Direttore artistico Manuela Kustermann), dal 5 al 15 gennaio 2012 va in scena l'adattamento de Il processo di Franz Kafka. L'allestimento è a cura di RtTeatro30 di Roberto Tony/Tauma srl (in collaborazione con l'associazione culturale Teatro di Castalia), mentre la regia è affidata ad Andrea Battistini.

Il desiderio profondo che ha dato vita all’adattamento e alla messa in scena del romanzo è stato quello di raccontare la pagina kafkiana mettendoci al servizio dell’autore, fornendo alla lettura gli strumenti della messa in scena, dando forma tridimensionale alle straordinarie sequenze dialoganti usando le parti narrate, non occupate dal discorso diretto, non rinunciando a dare voce a passaggi particolarmente poetici, o grotteschi o vorticosamente incalzanti, riflessioni, descrizioni, azioni, ritmi… vocazioni di quel lusso inarrestabile che è la scrittura kafkiana.

“Qualcuno doveva aver calunniato Josef K. Poiché un mattino, senza che avesse fatto nulla di male, egli fu arrestato…”

Processo, incomprensione, senso di colpa, angoscia, solitudine, oppressione, morte. Il protagonista è processato, e poi condannato per una colpa non commessa, ignota, attribuita a sé stesso.

“L’ordine mosso da potenze misteriose e imperscrutabili viene portato a compimento. K. viene ucciso da due 'figuri' come un cane – disse, e fu come se la vergogna gli dovesse sopravvivere”.

Incastonato dall’inquietante struttura progettata da Carmelo Giammello (già vincitore dell’Ubu nel 2004), lo spettacolo si modifica con la rapidità di un montaggio cinematografico. Un elemento claustrofobico del testo si amplifica non tanto in un disegno formale ma nella sua profonda sostanza, nel riproporre a Kappa le medesime facce in personaggi differenti, quasi come se la vergogna lo inseguisse sempre con gli stessi occhi, gli stessi volti…senza scampo…come la scrittura di Kafka.

Siamo nella “tana” della mente, nel letto di K., nella sua camera, nella pensione che lo ospita poi in strada, in banca, dall’avvocato, nel tribunale e così fino alla fine. A liberarlo, se non dalla colpa almeno dal peso del corpo, in una sorta di pantomima diabolica, il disperato e grottesco autoesilio kafkiano, che tocca limiti mai raggiunti prima di Kafka e da Kafka stesso.

Le capacità espressive degli attori assurgono qui ad un parossismo vertiginoso invadendo e modificando lo spazio scenico in una miriade di personaggi e situazioni. Così come Raffaella Azim che, interpretando tutti i personaggi femminili, rappresenta il femmineo kafkiano. O Totò Onnis, che ne rappresenta l’autorità in tutte le sue forme: dal prete, al padre, all’ispettore di polizia.  Tutti tesi ad interpretare, in modo quasi naturalistico-cinematografico, il pensiero e le azioni di K. in un impasto visivo e sonoro, chiave espressiva dell’elemento poetico-grottesco segnato da Kafka stesso.

E a noi che cosa resta:  “la lettura del
Processo, libro saturo d’infelicità e di poesia, lascia mutati, più tristi e più consapevoli di prima. Dunque è così, è questo il destino umano, si può essere perseguiti e puniti per una colpa non commessa, ignorata che 'il tribunale' non ci rivelerà mai; tuttavia, di questa colpa si può portar vergogna, fino alla morte e forse anche oltre”. (Primo Levi)
     
Andrea Battistini
“Sono oltre venti anni che non si rappresenta in Italia Il processo; il mio incontro con Andrea Battistini che lo stava allestendo per il Teatro Nazionale Moldavo, mi ha fatto venire la voglia di produrlo  entrando in collaborazione con loro per portarlo in Italia.
Un percorso particolare: gli attori italiani hanno svolto le prove nel Teatrul National Chisinau insieme ai colleghi del Teatro Moldavo provenienti dalle scuole russe  Vaktangoff, M.H.A.T, attivando uno scambio di esperienze e producendo lo spettacolo che attualmente è nel loro repertorio, nelle loro due lingue, rumeno e russo, e in  italiano”.
 Raffaella Azim

TEATRO VASCELLO
Teatro stabile d'innovazione
Direttore artistico Manuela Kustermann
Stagione Teatrale 2011-2012
Dal 5 al 15 gennaio 2012
RtTeatro30 di Roberto Tony / Tauma srl
in collaborazione con Teatro di Castalia
presentano

IL PROCESSO

di Franz Kafka
Adattamento e regia di Andrea Battistini
Scene Carmelo Giammello
Costumi Stela Verebeceanu
Maschere Iurie Matei
con:
Raffaella Azim,  Filippo Gili, Giovanni Costantino, Totò Onnis, Alessandro Baggiani, Petro Mossa, Davide Rampini
                                      
Distribuzione
Tiven Group s.r.l – Maura Plenzio
mauraplenzio@tivengroup.com
promozione@teatrovascello.it
Sito web: www.teatrovascello.it

orari: dal martedì al sabato ore  21 - domenica ore 18.00
Prezzi: € 20,00 intero e ridotto € 15,00

Come raggiungerci: Il Teatro Vascello si trova in Via Giacinto Carini 78 nel quartiere di Monteverde Vecchio, a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo. Con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma tel 06 5800108; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel 06 5803217. Con mezzi pubblici: l'autobus 75, che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, ferma davanti al teatro Vascello. Altri autobus: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano FR3: da Ostiense fino alla fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.