Santa Cecilia. Pappano dirige per la prima volta la Settima Sinfonia di Mahler

"La Settima Sinfonia la dirigo per la prima volta. Ma non doveva essere così: durante la pandemia, a Dresda con la Staatskapelle, me l'hanno cancellata tre volte. Ma questa volta non me la lascio scappare. È un pezzo molto importante e forse la più difficile tecnicamente delle sinfonie di Mahler. […] Mi sono innamorato di questo pezzo, perché è il pezzo che ho studiato di più, per ben tre volte!" ha affermato Antonio Pappano lo scorso maggio.

E stavolta non se la lascerà davvero sfuggire e la presenterà al pubblico romano giovedì 15 dicembre alle ore 19.30 (repliche venerdì 16 dicembre alle ore 20.30 e sabato 17 dicembre alle ore 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Sala Santa Cecilia). Eseguita per la prima volta a Praga il 19 settembre del 1908, la Settima Sinfonia è un’opera di straordinaria ricchezza (in una lettera inviata a Mahler, Schönberg scrisse: “[…] ho avuto l’impressione del pieno riposo, basato sull’armonia perfetta”), e all’epoca fu chiamata anche “Sinfonia della notte”, in virtù dei due movimenti intitolati “Notturni” e composti per primi nel 1904 (insieme al finale della Sesta Sinfonia). Strutturata in cinque movimenti, il primo e l’ultimo sono correlati per dimensioni e carattere, così come il secondo e il quarto, appunto le due “Nachtmusiken”, in cui si ascolteranno strumenti inconsueti come la chitarra, il mandolino e i campanacci. Il movimento centrale è invece uno Scherzo con l’indicazione Schattenhaft (spettrale), in cui baluginano figure fantomatiche, e l’ultimo un Rondò-Finale, nel cui primo tema si può riconoscere una allusione all’Ouverture dei Maestri cantori di Norimberga di Richard Wagner.

In una lettera del 10 giugno 1909, Mahler descrisse ad Alma la genesi del primo, del terzo e del quinto movimento: “L’estate precedente [1905] avevo intenzione di por termine alla Settima, i cui due andanti erano già scritti. Per due settimane mi tormentai e mi disperai, come certo ricordi ancora, finché non presi la fuga nelle Dolomiti. Là la stessa storia, finalmente rinunciai e ripresi la via di casa pensando che l’estate sarebbe stata perduta. […] Montai in barca per farmi portare all’altra riva. Al primo colpo di remo mi venne in mente il tema (o piuttosto il ritmo e il carattere generale) dell’introduzione al primo tempo – e in quattro settimane il primo, il terzo e il quinto tempo erano bell’e finiti”.

L’Accademia di Santa Cecilia è stata (oltre all’Orchestra Verdi della città di Trieste all’epoca sotto il dominio austriaco), l’unica istituzione musicale italiana ad aver ospitato Mahler come direttore d’orchestra, nel 1907 e nel 1910, e sebbene questo primato non si sia tradotto in “prime” assolute delle sue composizioni, è notevole il numero di esecuzioni che da allora l’Orchestra ha dato dei suoi capolavori. L’ultima esecuzione ceciliana della Settima Sinfonia risale al 2011 con la direzione di Valery Gergiev.  

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione Sinfonica

Giovedì 15 dicembre ore 19.30, venerdì 16 dicembre ore 20.30, sabato 17 dicembre ore 18
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Antonio Pappano

Mahler Sinfonia n. 7

www.santacecilia.it
biglietti da €19 a €52