Steve McCurry alla Pelanda. Il MACRO Testaccio apre al Premio Nobel

Aperta al pubblico da sabato 3 dicembre 2011, nei primi due giorni di apertura la mostra ha registrato oltre 3.500 visitatori. Un grande successo perché Steve McCurry non è solo uno dei più grandi maestri della fotografia del nostro secolo, premiato diverse volte con il World Press Photo Awards che si può considerare come una sorta di premio Nobel della fotografia, ma è un punto di riferimento, anche in Italia, per un larghissimo pubblico, soprattutto di giovani, che nelle sue fotografie riconoscono un modo di guardare il nostro tempo e, in un certo senso, "si riconoscono".

I visitatori del week end hanno avuto inoltre l’opportunità d’incontrare Steve McCurry di persona grazie all’evento organizzato tramite la pagina ufficiale della mostra su Facebook, “luogo” dove i fan del fotografo s’incontrano per scambiare opinioni e sensazioni derivate dagli scatti.

Inoltre, a partire dall'8 dicembre, festa dell’Immacolata, la mostra allunga l’orario di apertura il sabato, la domenica e festivi, aprendo dalle ore 11.00, e non dalle ore 15.00, sempre fino alle 23.00.

Fino al 29 aprile 2012, la mostra di McCurry allestita al Museo d'Arte Contemporanea di Roma, negli spazi espositivi della Pelanda al MACRO Testaccio, è stata curata e allestita da Fabio Novembre. L’allestimento è pensato come un villaggio nomade con una serie di volumi che si compenetrano tra loro per restituire quel senso di umanità che si respira nelle foto di McCurry. Le foto sono state scelte non con criteri spazio-temporali, ma per assonanza di soggetti e di emozioni, cercando i fili comuni e gli impensabili legami che accomunano luoghi e persone seppure in latitudini diverse.

La mostra comprende 250 fotografie: non mancano alcune delle icone di McCurry, come il celebre ritratto della ragazza afgana dagli occhi verdi, scattate nel corso degli oltre 30 anni della sua straordinaria carriera di fotografo e di reporter; ma insieme ad una selezione del suo vasto repertorio, vengono presentati per la prima volta i lavori più recenti, dal 2009 al 2011: il progetto the last roll con le 32 immagini scattate in giro per il mondo utilizzando l'ultimo rullino prodotto dalla Kodak, gli ultimi viaggi  in Thailandia e in Birmania  con una spettacolare serie di immagini dedicate al Buddismo, un lavoro inedito su Cuba.
C’è tutta la storia della ragazza afgana, con scatti mai visti e con il materiale raccolto in giro per il mondo dallo stesso McCurry, che ci fa ripercorrere la storia di quella che è diventata una vera e propria icona.
E’ infine esposta una selezione delle sue “fotografie italiane", un magnifico omaggio all'Italia nell'anno in cui festeggia il suo 150° anniversario, frutto dei ripetuti soggiorni effettuati nel corso di quest'anno in varie città e regioni, dal Veneto alla Sicilia, appositamente per questo evento.
Dopo averci fatto conoscere i volti e i colori dell'Afghanistan, del Tibet e di quell'immenso crocevia di popoli e culture che è l'Oriente, Steve McCurry ci propone un suo sguardo sull'Italia e sugli italiani.

La mostra è promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale - Sovraintendenza ai Beni Culturali, dal MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma, e da CIVITA, con la collaborazione dell’Agenzia SudEst57.

Informazioni e prenotazioni

www.stevemccurryroma.it
tel. 060608

Orari
Da martedì a venerdì dalle ore 15.00 alle 23.00
Sabato, domenica e festivi dalle ore 11.00 alle 23.00
Chiuso il lunedì, 24, 25, 31 dicembre e 1° gennaio
Aperto lunedì 26 dicembre 2011, 9 e 23 aprile 2012

Biglietti

Intero                 € 10,00
Ridotto               € 8,00 per minori di 18 e maggiori di 65 anni, gruppi di oltre
                          15 persone, universitari con tesserino e titolari di apposite convenzioni
Ridotto speciale € 4,00 per scuole elementari medie e superiori
Gratuito             per minori di 6 anni, due insegnanti accompagnatori per
                          classe, giornalisti con  tesserino, disabili con un accompagnatore