Teatro dellOpera di Roma in agitazione e sciopero generale per il Nabucco

A seguito di quanto annunciato nel documento unitario del 5 Gennaio 2011 (riportato sotto) le oo.ss. del Teatro dell'Opera di Roma, a fronte delle mancate risposte della Direzione della Fondazione in merito al contenuto del documento stesso proclamano fin d'ora lo Sciopero Generale dei lavoratori in occasione dell'Opera Nabucco e si riservano, nel frattempo, di formalizzare ulteriori iniziative di lotta.

Ribadiscono  l'inaccettabilità dell'attuale “stile” di relazioni sindacali che vedono la totale assenza di riscontri, la costante pratica dilatoria, l'imposizione di decisioni arbitrarie,unilaterali ed autoritarie.

Reiterano la richiesta di incontro urgente al Sindaco Presidente per garantire i lavoratori sul loro futuro e su quello dell'istituzione, e sulla concretizzazione del progetto che vede il Teatro dell'Opera di Roma riconosciuto dalla legge 800/67 quale Teatro di rappresentanza della Capitale, ruolo a cui non si può  ottemperare senza le adeguate risorse economiche e normative.

Slc-CGIL   FISTEL-CISL   UILCOM- UIL   FIALS-CISAL  LIBERSIND-CONFSAL

Lettera al Sindaco di Roma

AL SINDACO PRESIDENTE
Fondazione Teatro dell'Opera di Roma
AL CdA
AL SOVRINTENDENTE
AL DIRETTORE DEL PERSONALE
Roma, 5 Gennaio 2011

Oggetto: attacco al sistema produttivo e contrattuale del Teatro dell'Opera di Roma In merito alle corrette relazioni sindacali da istituirsi nella nostra Fondazione, si rileva come codeste direzioni abbiano adottato di fatto, comportamenti concreti completamente difformi dalle intenzioni dichiarate. In particolare:
1) interpretazioni sull'applicazione del decreto Bondi ,diversamente da quanto attuato in altri teatri,per quanto attiene ai livelli occupazionali e mancate risposte alle proposte delle OO.SS
2) pretesa disdetta di parti degli accordi aziendali vigenti
3) richiesta, inapplicabile, contraddittoria e illegittima di utilizzo extracontrattuale della timbratura (badge)

Le scriventi OO.SS ritengono inaccettabile oltre al metodo, il merito e il presupposto delle affermazioni contenute in tali iniziative, considerando nulli e privi di efficacia l'ordine di servizio 1/11 e le raccomandate a mano prot. 30 Dicembre 2010 a firma del Direttore del Personale.

Totale è l'assenza di chiarezza sulle capacità di valutazione gestionale di questa direzione che (come evidenziato anche sullo “studio”della Bain che è l'opposto di un piano di rilancio): a) non si è attivata per contrastare gli effetti distruttivi del Decreto stesso ma anzi, cerca di anticiparne artatamente gli effetti precostituendo abolizioni di istituti che non possono essere disgiunti dall'impianto complessivo, nel contempo diminuisce in modo allarmante i livelli quantitativi della produzione, e non rispetta il protocollo d'intesa dell'Aprile 2009, che salvaguarda l'occupazione ed i contratti in essere, mentre attualmente molti nostri precari sono senza lavoro.

Su quest'ultimo punto le scriventi rigettano e contrasteranno eventuali ritorsioni illegittime su quei singoli lavoratori che intendono far valere i diritti acquisiti, attraverso gli strumenti di legge e ribadiscono la loro netta volontà di tutelare la pianta organica vigente.
b) non ha ancora reso nota la programmazione della stagione estiva a Caracalla
c) non ha trovato risorse private aggiuntive rispetto alla gestione commissariale
d) ha assunto in eccesso e oltre pianta organica consulenti e contratti professionali che hanno comportato nel solo 2009 Eu. 870 mila di maggiori spese, talvolta sostituendo lavoratori aventi diritto.

Pertanto,le scriventi OO.SS richiedono l'immediato ritiro della circolare riguardante il badge e le lettere prot.lli 013359 etc.

Convocano l'assemblea generale di tutti i lavoratori della FONDAZIONE della quale comunicheranno la modalità di svolgimento a termini di contratto e proclamano lo stato di agitazione con il quale verranno sostanziate le successive iniziative di lotta.

Chiedono contestualmente un incontro urgente col Sindaco Presidente per discutere delle prospettive di finanziamento (taglio del Fondo unico dello spettacolo) e di tutela dell'Istituzione.

CGIL CISL UIL FIALS LIBERSIND