Opera di Firenze. Alceste, il sacrificio femminile di Gluck

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Daniela Puggioni

La rappresentazione dell'Alceste di Gluck, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dopo cinquantadue anni di assenza, è stato un evento di grande rilievo e ha avuto i suoi punti di forza nell'orchestra e nel coro diretti da Federico Maria Sardelli e nell'allestimento scenico e nella regia creati da Pier Luigi Pizzi.

Stradivarius. Il liuto di Paul Beier esplora l'universo bachiano

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Piero Barbareschi

Le Suites Francesi di J.S.Bach nella trascrizione per liuto eseguite da Paul Beier in un CD Stradivarius distribuito da Milano Dischi. Paul Beier, liutista che non necessita di presentazioni, era già comparso su queste pagine in occasione della recensione di un affascinante CD, anch'esso Stradivarius, dedicato a Esaias Reusner e nel quale eseguiva alcune Suites per questo strumento.

Metropolitan Opera House di New York. L'Elektra espressionista di Chéreau

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Teo Orlando

Il 9 marzo 2018 è andata in scena al Metropolitan Opera House di New York l'Elektra, Op. 58, un'opera in un atto unico di Richard Strauss. Il libretto in lingua tedesca è di Hugo von Hofmannsthal, che ha adattato il suo dramma omonimo del 1903 (in realtà i due testi sono quasi del tutto coincidenti). L'opera fu la prima di molte collaborazioni tra Strauss e Hofmannsthal (si ricordano anche il Rosenkavalier e la Salomè). La première fu rappresentata all'Opera di Stato di Dresda il 25 gennaio 1909. Quest'allestimento newyorkese è opera della genialità del regista francese Patrice Chéreau, scomparso prematuramente nel 2013, che ha saputo proiettare il dramma in un'atmosfera definibile come quella di una Grecia "senza tempo". Tra gli interpreti, si distinguono Christine Goerke, Michaela Schuster, Mikhail Petrenko e Dwayne Croft.

Bologna Les Carmelites. Il divino martirio di Poulenc

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Livia Bidoli

Francis Poulenc è un vero autore del Novecento, iconoclasta quanto basta per scrivere di sacro e di profano a livelli altissimi, come dimostra tutta la sua produzione: qui presentiamo l'eccellenza della sua opera Les Dialogues des Carmèlites, che si presenta al compositore attraverso la pièce di Bernanos e che è stata presentata al Teatro alla Scala di Milano in prima assoluta il 26 gennaio 1957 (versione italiana) e a Parigi nella versione francese il 21 giugno dello stesso anno. Al Comunale di Bologna vi è stata la prima italiana l'11 marzo (repliche fino al 16) di una rinomata produzione franco-belga con Olivier Py alla regia e Jérémie Rhorer sul podio. 

Filarmonica Romana. Sol Gabetta, étoile del violoncello

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Giuseppina Rossi

Dopo quattro anni di assenza, lo scorso primo marzo, la violoncellista argentina Sol Gabetta è tornata a esibirsi per la stagione da camera dell’Accademia filarmonica romana in un attesissimo recital insieme al pianista francese Bertrand Chamayou. Gabetta ha più volte ribadito la centralità della musica da camera nel suo approccio al repertorio dedicato al violoncello e il concerto ascoltato al Tearto Argentina è una riprova di quanto questa dedizione al repertorio cameristico la stia portando a una maturazione artistica e interpretativa di grande spessore.

Bernstein at 100. Kaddish, o del Nome di Dio

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Livia Bidoli

Per il secondo appuntamento all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con l’integrale delle Sinfonie di Leonard Bernstein (da giovedì 22, poi venerdì 23 e sabato 24 febbraio 2018 in Sala Santa Cecilia al Parco della Musica di Roma), è stata diretta da Antonio Pappano, ed eseguita dall’Orchestra di Santa Cecilia, la sinfonia Kaddish, la n. 3: interpretata dal dal Coro di Santa Cecilia e dal Coro di voci bianche diretti dal Maestro Ciro Visco e con le voci soliste di Nadine Sierra e Josephine Barstow. Per cominciare e a corollario, la violinista coreana Kyung Wha Chung, tornata sul palco di Santa Cecilia dopo un decennio, ha presentato il Concerto per violino di Brahms.

IUC. La musica nelle capitali del mare, Napoli, Venezia, Londra, Amburgo

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Daniela Puggioni

Questo è il titolo del concerto scelto dall'Ensemble Barocco di Napoli e svoltosi alla IUC- Istituzione Universitaria dei Concerti, lo scorso martedì nell'ambito della stagione concertistica. È un titolo ideato per illustrare lo sviluppo e la diffusione in Italia ed in Europa del concerto ed in particolare del concerto solistico nell'epoca barocca

Accademia Filarmonica Romana. Il concerto barocco italiano

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Daniela Puggioni

Per la stagione dell'Accademia Filarmonica Romana al Teatro Argentina lo scorso giovedì 8 febbraio Marcello Di Lisa, fondatore e direttore de il Concerto de’ Cavalieri, ha proposto con il suo ensemble un programma dedicato al concerto barocco italiano.

Opera di Roma. La masnada romantica secondo Verdi

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Livia Bidoli

Tornato al Costanzi dopo quasi 50 anni, dalla prima del 25 novembre del 1972, I Masnadieri è uno dei titoli più rari di Giuseppe Verdi, a volte anche affossato dalla critica in senso spregiativo, come opera “riuscita male”, si presenta al Teatro dell'Opera in una nuova veste con Roberto Abbado sul podio, il regista Massimo Popolizio ed un cast ben assemblato tra i cantanti, grande protagonista il Coro dei Masnadieri, diretto come sempre dal Maestro Roberto Gabbiani.

IUC. Le perle turche di Fazil Say

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Livia Bidoli

Lo scorso martedì 23 gennaio alle 20.30 è tornato Fazil Say alla IUC, l'Istituzione Universitaria dei Concerti per un concerto che parte dai Notturni di Chopin, passa per l'Appassionata di Beethoven fino alle sei Gnossiennes di Erik Satie, ed ha concluso con Black Earth e Yürüyen Köşk – Hommage à Atatürk, op. 72, due sue perle compositive dedicata la seconda alla sua patria, la Turchia.