Jethro Tull ad Ostia Antica. No way to slow down

Articolo di: 
Livia Bidoli

Dall’omonimo inventore della prima seminatrice meccanica (1701), il nome del gruppo folk-progressive che ha venduto 60 milioni di dischi in tutto il mondo e fa il tutto esaurito ad ogni concerto: Jethro Tull. Specialmente su un palcoscenico adatto come quello di Ostia Antica, essendo un parterre di datazione romana e rivestito da colonne su cui si proiettavano le mille luci del palco. Il 14 luglio 2010 Cosmophonies ha completamente riempito le scalinate con fans in composto delirio.

Dresden di Jan Garbarek. Un sassofono nordico con l'impronta del grande jazz

Articolo di: 
Giovanni Battaglia

Nel 1963, all’età di 14 anni, Jan Garbarek casualmente ascoltò alla radio un pezzo eseguito dal quartetto di John Coltrane e fu una vera e propria folgorazione. Quella band così dinamica, dove il batterista Elvin Jones ed il pianista McCoy Tyner davano vita ad un approccio ritmico possente ed innovativo, rappresentava la totale rottura degli schemi della musica jazz degli anni ’50: il grido interiore del sassofono di Coltrane non era altro che la materializzazione di quello che sarebbe stato il nuovo modo di intendere l’esplorazione musicale del decennio successivo e non solo.

Stefano Bollani. Poliedricità jazz in trio

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Giovanni Battaglia

La  reputazione internazionale come jazzista di Stefano Bollani è dovuta alle collaborazioni con personaggi del calibro di Gato Barbieri, Lee Konitz, Pat Metheny, Michel Portal, Enrico Rava, Paolo Fresu, Richard Galliano, e, da ultimo, Chick Corea, con il quale si è esibito in una tournée italiana nel 2009, dando vita a un inedito duo pianistico. Sembra che gli riesca davvero bene qualsiasi cosa:  soprattutto con la leggerezza che lo ha sempre contraddistinto, Bollani fa sembrare facili le cose difficili.

Manon all'Opera di Roma. Leziosità francesi per un cavaliere amante

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Livia Bidoli

Manon con la musica di Jules Massenet, prima a Parigi nel 1884 di strepitoso successo, viene presentata all’Opera di Roma dal 17 al 24 giugno 2010 prima di portare a Caracalla Aida e Rigoletto iniziando con il balletto Romeo e Giulietta, mentre mercoledì 30 giugno la Giovane Orchestra del Teatro dell’Opera ha offerto il Concerto finale del 2010.

Morricone dirige Morricone. Le venature inquiete dell'armonico volo

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Livia Bidoli

Il 16 giugno 2010 per TelecoMusica si è tenuto un concerto con Ennio Morricone che dirigeva una scelta dal suo immenso opus sinfonico e cinematografico all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il solista d’eccezione per la prima esecuzione italiana di Immobile n.2 era l’armonicista Gianluca Littera, per cui Morricone ha appositamente scritto la partitura.

Pergolesi Festival di primavera. La Fenice sul rogo ovvero La morte di S.Giuseppe

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Daniela Puggioni

Il Pergolesi Festival di Primavera si è concluso il 13 giugno 2010 con un altro grande successo: l'esecuzione dell'oratorio La Fenice sul rogo ovvero La morte di S.Giuseppe di Giovanni Battista Pergolesi con l'ensemble Europa Galante diretto da Fabio Biondi.

Rita Marcotulli interpreta i Pink Floyd. Un connubio tra jazz e psichedelia progressive

Articolo di: 
Teo Orlando

Ha scritto una volta Theodor W. Adorno che la riproduzione più autentica di un brano musicale è come una fotografia a raggi X dell’opera: ma non nel senso che ne mostri solo il nudo scheletro, bensì in quello per cui  è in grado di rivelarne tutta la pienezza strutturale “sottocutanea”. Si può riassumere così il concerto di Rita Marcotulli al MACRO Testaccio del 12 giugno 2010.

Santa Cecilia festeggia Mahler. Un poema sulla creazione dai toni nietzscheani

Articolo di: 
Teo Orlando

La Terza Sinfonia in re minore di Gustav Mahler detiene un singolare primato: si tratta della più lunga sinfonia “tradizionale” che sia mai stata scritta. La sua esecuzione infatti richiede un tempo variabile tra i novanta e i cento minuti, con un organico orchestrale di notevoli dimensioni. L’esecuzione che è avvenuta il 5, il 7 e l’8 giugno 2010 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con l’Orchestra, il Coro e le Voci Bianche dell'Accademia di Santa Cecilia, si preannunciava quindi come qualcosa di estremamente impegnativo.

Marc Ribot. Atmosfere lynchiane. Intervista seconda parte

Articolo di: 
Giovanni Battaglia

Marc Ribot al Parco della Musica col suo Trio ci ha concesso una nutrita  intervista che presentiamo in due parti. In questa seconda parte la vera e propria intervista. Il concerto del Marc Ribot Trio si snoda per circa un'ora e mezzo con un solo bis, lo raggiungo nel camerino con le orecchie ancora piene delle atmosfere lynchiane della sala Petrassi e questo è il resoconto della nostra chiacchierata.

Philip Glass all'Auditorium Parco della Musica. Echi minimali per l'ineffabile

Articolo di: 
Teo Orlando

Con un’antologia retrospettiva che costituisce una sorta di Young Person’s Guide to Minimalism (per mutuare un celebre titolo di un’opera di Benjamin Britten, The Young Person's Guide to the Orchestra, ripreso anche da Leonard Bernstein per una famosa serie televisiva di didattica della musica e da Robert Fripp per l’antologia A Young Person's Guide to King Crimson), il compositore statunitense Philip Glass ha affrontato con un piccolo ensemble un’esigente e attenta platea romana, convenuta il 21 maggio 2010 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.