Berta Isla di Javier Marías. Un libro sul lato oscuro del mondo

Articolo di: 
Giuseppe Talarico
Berta isla

Javier Marías è l’autore di un libro giudicato dagli studiosi  e dai critici letterari dell’inserto culturale La Lettura del Corriere della Sera fra i migliori tra quelli dati alle stampe nel 2018. Il libro è intitolato Berta Isla e, trattandosi dell’opera letteraria di uno dei maggiori intellettuali del nostro tempo, contiene una narrazione sorprendente e colma di situazioni e pensieri di notevole profondità.

Berta Isla è una giovane studentessa di letteratura inglese e, alla fine degli anni Sessanta, quando due mode percorrevano il mondo, la libertà sessuale e la politica, incontra il giovane destinato a diventare suo marito, Tomás Nevinson. L’atmosfera della Spagna, oppressa dalla morente dittatura franchista, in quel tempo veniva turbata dall'eco delle rivolte studentesche a Parigi e dalla brutale repressione della Primavera di Praga perpetrata dai carri armati Sovietici. Tomás, essendo bilingue, sta per concludere i suoi studi di letteratura a Oxford, una della università più prestigiose al mondo.

Nel libro compare un personaggio indimenticabile. Si tratta di Peter Wheeler, un docente universitario, acuto e ironico, che nel 1941, dopo avere ricevuto un duro addestramento in Scozia, aveva collaborato con i servizi segreti, rendendo possibile la sconfitta del nazi-fascismo. Il professor Wheeler tenta di arruolare nei servizi britannici Tomás, al quale rivela che vengono prescelti gli individui più brillanti e capaci, i quali sono addestrati al sabotaggio, al tradimento, all’inganno, all’insidia e per questo indotti a non avere scrupoli morali e di altro genere.

Per persuadere il suo allievo, il Professore Wheeler gli fa notare che lui è un uomo d’azione destinato a lasciare un segno nel mondo. A questo punto Tomás si chiede, al cospetto del professore, quale sia la  forza in grado di  plasmare il mondo. Non la finanza, poiché i finanzieri possono subire un rovescio e fallire, non la scienza, poiché gli scienziati possono sbagliare e le loro scoperte essere confutate, non la politica, giacché i politici sono destinati a cadere, ad essere sostituiti e a venire cancellati dai loro successori.

Il professore, un uomo di grande cultura, osserva che lo plasmano di più i soggetti non esposti, persone opache e sconosciute di cui non si sa nulla. Tomas, malgrado la profondità di questo dialogo, esita e oppone un rifiuto all’offerta del suo professore. Tuttavia, pur di arruolarlo, con l’inganno, lo obbligano a entrare nei servizi segreti. Nel 1974, un anno prima che vi fosse in Spagna la conclusione della dittatura franchista, Tomás sposa Berta Isla, divenuta docente universitaria di letteratura inglese. Purtroppo la moglie, viste le lunghe assenze del marito dalla città di Madrid, descritta nel libro in modo magistrale, non conoscendo le attività torbide svolte da Tomás, si tormenta interiormente, pensando a come è facile credere di sapere e in realtà non sapere niente, e pensa che si è sempre all’oscuro di tutto sulle persone, che pure si amano e si frequentano.

Durante uno dei pochi momenti condivisi con il marito nella loro splendida casa madrilena, Berta evoca in un dialogo, tra i più profondi del libro, una scena tratta dal dramma Enrico V, di cui è autore William Shakespeare. Il re Enrico V, in questo memorabile dramma, si traveste e, sotto le mentite spoglie di un gentiluomo, il giorno prima che abbia inizio una battaglia, si avvicina ad un gruppo di soldati. Costoro, in presenza di questo sconosciuto, si interrogano se sia giusta la guerra che stanno per combattere. Uno di essi, sopraffatto dalla paura, afferma che un giorno il re sarà chiamato a rendere conto delle teste e delle gambe che verranno tagliate durante la battaglia. Il soldato offende il re e lo sconosciuto lo difende.

Entrambi si scambiano un guanto e si promettono di fare i conti dopo la battaglia. Il re ritroverà il soldato ma deciderà di non punirlo, poiché si è presentato tra i suoi soldati come un infiltrato e non può abusare del suo potere e della fiducia che i soldati hanno riposto nella sua persona. Per Tomás in ogni guerra vi sono stati sempre gli infiltrati, pure alla battaglia delle Termopoli, che risale al mondo antico. Pertanto come è possibile disapprovare lo spionaggio? Chiede, a questo proposito,Tomás  a sua moglie che cosa trovi di sbagliato nel fatto che si tenti di sapere in anticipo le mosse degli avversari, che insidiano il regno, metafora del consorzio umano, con le loro azioni perfide e capaci di danneggiare la società umana. 

Tomás osserva che esiste quella che viene chiamata la strategia e la tattica sapiente, in virtù delle quali fondamentali sono il fattore della sorpresa, quello  dell'imboscata, quello dell’azione diversiva, il mimetismo e l’occultamento. Nel 1983, mentre sta per avere inizio la guerra alle isole Malvine, Tomás parte in missione e si dilegua nel nulla. Il finale di questo libro, straordinario per come è scritto e raccontato, desterà grande sorpresa nel lettore mostrandogli il lato oscuro del mondo e delle persone.

Pubblicato in: 
GN18 Anno XI 25 marzo 2019
Scheda
Autore: 
Javier Marías
Titolo completo: 

Berta Isla. Trad. it. di Maria Nicola, Torino, Einaudi, 2018. Collezione Supercoralli. Pp. 488. Euro 22,00.