Giovani ribelli. Le origini della Beat Generation

Articolo di: 
Alessandro Menchi
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Nell'America della metà degli anni '40, quattro giovani aspiranti scrittori iscritti alla Columbia University giocavano con le parole e con la vita, esperendo per la prima volta la propria sessualità, la propria autorialità e la propria coscienza. Quei giovani si chiamavano Allen Ginsberg, Lucien Carr, William Burroughs e Jack Kerouac, e il loro incontro segnò la nascita della Beat Generation. Giovedì 17 ottobre, esce nelle sale italiane Giovani ribelli (Kill your darlings) dell'esordiente John Krokidas, su una sceneggiatura scritta a quattro mani con Austin Bunn. Ed è un esordio non privo d'interesse in un panorama indipendente americano che nell'ultimo decennio – grazie ad autori come Ben Zeitlin, Debra Granik, Lee Daniels, e molti altri – ha dimostrato di essere particolarmente fertile e promettente. Il merito è anche dell'ottimo cast composto da Daniel Radcliffe, Dane DeHaan, Michael C. Hall, Ben Foster e Jack Huston.

Tratto da una storia vera, il racconto ruota attorno alla figura del diciottenne imberbe Allen Ginsberg (Daniel Redcliffe), che approda agli austeri banchi della prestigiosa Columbia lasciandosi alle spalle una situazione familiare problematica. Qui fa la conoscenza di Lucien Carr (Dane DeHaan), biondino androgino carismatico e mediocre, che lo introduce ai salotti e ai jazz club più in di New York, dove il giovane Allen viene a contatto con quell'humus intellettuale anticonformista che cominciava a permeare la cultura americana. In particolare Allen incontra, o meglio, scopre, figure emblematiche come William Burroughs (Ben Foster), aspirante scrittore ricco di famiglia e criptico di linguaggio, David Kammerer (Michael C. Hall), bidello scrittore nonché amante agée di Lucien, e infine Jack Kerouac (Jack Huston), prestante avventuriero della parole, l'unico della compagnia ad aver già scritto e forse anche l'unico ad aver in qualche modo già vissuto. Fra attentati all'austerità costituita dell'università e bisbocce letterarie e allucinogene, il gruppetto si compatta sempre di più, tenuto insieme dal carisma magnetico e centripeto di Lucien, che ama tutti e nessuno e che tutti amano. Il cerchio si spezza per sempre quando David, roso da morsi di gelosia e d'amore non corrisposto, cerca di trascinare via con sé Lucien, ma questi per l'ennesima volta lo rifiuta. Fra i due nasce una colluttazione, in cui David perde la vita. Cala la pesante ombra dell'omicidio, chiudendo per sempre quella primavera creativa ed aprendo la carriera artistica degli scrittori della Beat Generation.

Lo spirito eversivo che trasuda dai gesti dei giovani protagonisti è frutto non tanto della voglia di andare contro le regole ordinarie della vita borghese, quanto piuttosto dell'esigenza di trovare una voce autentica e inedita a un fiume di sentimenti generazionali incapaci di esprimersi attraverso la vetusta metrica della tradizione letteraria. Ed ecco che il rito della decimazione dei classici e dell'esposizione delle pagine strappate sulla parete come a comporre un mosaico/trofeo di cadaveri “eccellenti”, diventa metafora di quel Tanatos che spezza il cerchio della vita Yeatsiano generando rinascita. Kill your darlings, dice il titolo originale, ed è solo uccidendo i propri cari, siano essi modelli reali (i genitori, gli insegnanti) o letterari, o perfino gli amici stessi e i propri amori, che lo scrittore diventa tale e trova la propria voce. Voce che in Ginsberg esplose in Urlo.

Per i primi minuti sembra di assistere al remake de L'attimo fuggente di Peter Weir (1989), che infatti non manca di venir più volte omaggiato con citazioni più o meno esplicite (la più eclatante è la camminata sui banchi di Lucien nel suo primo incontro con Allen). In realtà, andando avanti nella visione, si disvela a poco a poco l'anima noir di un film che, come vuole la tradizione di questo genere, sviluppa la sua trama e le sue atmosfere notturne attorno alle vicende di una femme fatale che irretisce le sue vittime trascinandole verso l'omicidio. In questo caso, la novità sta nel fatto che la femme fatale è un uomo, Lucien, che è anche musa ispiratrice e che compie con le sue mani quel simbolico atto rivelatore di uccidere i propri amori al fine di poterli imprimere per sempre sulla carta.

Pubblicato in: 
GN46 Anno V 15 ottobre 2013
Scheda
Titolo completo: 

Giovani ribelli
Kill yours darlings
GENERE: Thriller, Noir
REGIA: John Krokidas
SCENEGGIATURA: Austin Bunn, John Krokidas
ATTORI: Daniel Radcliffe, Dane DeHaan, Michael C. Hall, Elizabeth Olsen, Jennifer Jason Leigh, Ben Foster, David Cross, Kyra Sedgwick, Jack Huston

Uscita al cinema 17 ottobre 2013

PRODUZIONE: Killer Films, Benaroya Pictures, Dontanville / Frattaroli Management
DISTRIBUZIONE: Notorious Pictures
PAESE: USA 2013
FORMATO: Colore