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Cresce e c'è da dire fortunatamente il numero di autori e autrici italiani che si dedicano al fantastico in tutte le sue declinazioni, dalla fantascienza al fantasy a curiose mescolanze che non mancano di stupire.

La legge dell'oblio di Luca Simioni, uscito presso la casa editrice indipendente Limana Umanìta è un interessante fenomeno di questo fantastico nostrano, con suggestioni sia legate al fantasy che allo steam punk, a cominciare dal mondo in cui si svolge una vicenda complessa, la Marca occidentale di un impero in un universo alternativo, in cui coesistono elementi sia del Medio Evo che dell'Europa dell'era del vapore ottocentesca.

Gli eroi di questa epopea, fantastica ma con non poche metafore con la realtà, sono i Wadi, un popolo guerriero con gli occhi rossi e la capacità di vedere nel buio, che coesistono con genti di etnie diverse e che si trovano a dover afffrontare una minaccia che arriva dal deserto. Un fatto su cui riflettere, perché per le mappe ufficiali il deserto è disabitato, con solo qualche resto archeologico di popoli ormai perduti. Ma Mado, un soldato Wadi, scoprirà altre realtà durante il viaggio che compirà con cinque altri compagni e compagne, ognuno rappresentante di una differenza etnica che forse qualcuno vuole cancellare. 

Un libro che ripropone il viaggio caro a tanta fantasy classica, da Tolkien a Brooks, in una prospettiva nuova, più simile a quella tentata da autori come Joe Abercrombie, con dentro vari elementi steampunk, il tutto condito da elementi della nostra realtà, dai giochi di potere e economici di forze al di là dei semplici individui, fino agli incontri e scontri tra civiltà, senza dimenticare la capacità di dialogare tra diversità per provare a costruire qualcosa di diverso. Il tutto, senza retorica e con gusto dell'avventura e dell'immaginazione. 

Un libro che rivela comunque una nuova voce italiana, Luca Simioni, padovano, laureato in Storia con una tesi sui nazionalismi e i movimenti di massa, tema che torna nelle pagine del libro, una storia che presenta originalità senza dimenticare alcuni modelli e archetipi.