Firenze Teatro Comunale. Il mondo policromo del Barbiere di Siviglia

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Il Barbiere di Siviglia

Dal 29 novembre fino al 6 dicembre 2011 il Barbiere di Siviglia di Rossini chiude la stagione operistica del 2011 al Teatro Comunale di Firenze con estrema vivacità. Con la direzione di Antonio Pirolli e la regia di José Carlos Plaza, l'opera buffa in due atti con libretto di Cesare Sterbini dalla commedia omonima di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais allieta la serata del primo dicembre 2011.

Certificazione della popolarità di un'opera è da sempre la conoscenza delle arie più celebri da parte dei non addetti ai lavori, arie spesso conosciute senza neanche essere in grado di associarle all'opera della quale fanno parte. Sono i rari i casi in cui tutto ciò accade. A Praga ai tempi di Mozart anche il garzone del barbiere o lo stalliere fischiettavano le arie delle Nozze di Figaro, così come oggi noi canticchiamo e riconosciamo songs di celebri musicals, genere che sicuramente possiamo paragonare, per livello di popolarità e fruizione, al melodramma settecentesco. Nel repertorio “tradizionale”, per fare qualche esempio, appartengono a questa lista privilegiata, in ordine sparso e senza graduatoria, la marcia trionfale dell'Aida, un paio di arie di Puccini e Mozart, l'habanera della Carmen di Bizet, l'Ouverture del Barbiere di Siviglia e l'aria di Figaro di Rossini...

Ed è proprio Rossini, che abbiamo avuto modo ascoltare il primo dicembre scorso a Firenze al Teatro Comunale nella bella produzione del Barbiere di Siviglia, che ha lasciato un tipico esempio di opera buffa la quale senza dubbio è la sublimazione di quello che lo spettatore si aspetta di vivere e sentire a teatro, oggi come duecento anni fa: un'occasione di svago  e divertimento. Ridendo degli altri ma anche di sé stessi osservando le tresche e le dinamiche dei rapporti fra gli uomini che già Goldoni e tutta la commedia dell'arte utilizzavano in un'ironica, ma non sempre, metafora della vita.

E pensare che questo genere di rappresentazione era timidamente nato come intermezzo di melodrammi ben più seriosi ed impegnativi e, nell'intenzione degli autori, ben più “importanti”, soprattutto per i testi usati. Ci sono particolarmente piaciute a Firenze le coloratissime scene ed i costumi sgargianti di Sigfrido Martin-Begué, correttamente calati nel contesto storico con cromatismi però quasi naïf e perfettamente adatti a sottolineare la gioiosa ed inarrestabile serie di situazioni buffe che il testo prevede, nel desiderio di calare in un mondo policromo, quasi da cartoon, le perfette arie rossiniane.

Le peculiarità delle voci dei protagonisti della serata, in questo caso Il Conte d'Almaviva/Antonino Siragusa, Don Bartolo/Marco Filippo Romano, Rosina/Marina Comparato, Figaro/Borja Quiza e Don Basilio/Roberto Tagliavini, ci sono sembrate particolarmente adatte ai ruoli attribuiti ed alle caratteristiche psicologiche dei personaggi, sia nelle arie solistiche che in quelle d'assieme, così come la scelta dei movimenti scenici operata dal regista Josè Carlos Plaza e realizzati con disinvoltura e calibrato umorismo da tutto il cast.

L'Orchestra del Maggio Musicale, già dall'insinuante e travolgente ouverture, ha dimostrato, nel caso fosse ancora necessario, come si trovi a suo agio in questo repertorio, certamente non facile nella sua apparente semplicità, così come la direzione di Antonio Pirolli ha creato il giusto raccordo fra testo, musica ed azione. Non abbiamo incontrato all'uscita stallieri o garzoni di barbiere, però molte persone, come noi, uscendo dal teatro canticchiavano...

Pubblicato in: 
GN5 Anno IV 5 dicembre 2011
Scheda
Titolo completo: 

Firenze, Teatro Comunale
Giovedì 1° dicembre, ore 20:30 - fino al 6 dicembre 2011
Il Barbiere di Siviglia o sia L’inutile precauzione
Melodramma buffo in due atti di Gioachino Rossini
Libretto di Cesare Sterbini
dalla commedia omonima di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais

Direttore, Antonio Pirolli
Regia, Josè Carlos Plaza
Scene e costumi, Sigfrido Martin-Begué
Luci, Guido Levi
Maestro al cembalo Andrea Severi

Personaggi ed interpreti

Il Conte d'Almaviva, Antonino Siragusa
Don Bartolo, Marco Filippo Romano
Rosina, Marina Comparato
Figaro, Borja Quiza
Don Basilio, Roberto Tagliavini
Fiorello, Gianluca Margheri
Berta, Laura Cherici

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Maestro del Coro Piero Monti
Allestimento Teatro del Maggio Musicale Fiorentino