MatFest 2009. Grammatiche e matematiche della creazione

Articolo di: 
Teo Orlando

Il Festival della Matematica che si è svolto a Roma dal 19 al 22 marzo 2009 aveva tra i suoi obiettivi anche quello di gettare un solido ponte sulla reciproca incomunicabilità di umanisti e scienziati. È infatti un comune pregiudizio quello per cui la matematica e l’umanesimo appartengano a due ambiti distinti.

Illecito. Un sistema globale secondo Moisés Naìm

Articolo di: 
Daniela Puggioni

Illecito di Moisés Naìm è stato pubblicato per la prima volta nel 2005 e tradotto in Italia l'anno seguente. Il suo contenuto è però più che mai attuale, soprattutto dopo l'uscita di altri due libri: Shock Economy di Naomi Klein, che analizza il liberismo economico costituendone l'indispensabile premessa e Gomorra di Roberto Saviano, corollario necessario all'analisi di un particolare aspetto geografico dell'illecito: l'imprenditoria criminale dei Casalesi, ovvero la partenopea Camorra.

Lidia Riviello. Una generazione al neon

Articolo di: 
Silvia Bove

Lidia Riviello, poetessa romana trentenne e figlia del noto poeta Vito Riviello, ha pubblicato recentemente il suo Neon 80, edito da Zona.

Tešanović. Scorpioni alla sbarra

Articolo di: 
Chiara Perseghin

È appena uscito per i tipi di Stampa Alternativa, nella collana Eretica – e a breve anche disponibile in download gratuito con Licenza Creative Commons – Processo agli Scorpioni di Jasmina Tešanović, giornalista, scrittrice e attivista politica (fa parte dell'Associazione pacifista Donne in Nero).

Padilla. In tempi difficili

Articolo di: 
Gordiano Lupi

Fuori dal gioco è  un libro che mi sembra così lontano e irreale, pare scritto in un’altra lingua, in un altro mondo, ma è il mio segno distintivo, la mia cifra artistica, quasi il mio onore. Non è un libro, è un simbolo di misteriosa lealtà fuori dal tempo, una serie di liriche che mi commuove rivedere dopo tanti anni. Sono contento che possano venire lette dai cubani di un’altra generazione”, scrive Heberto Padilla nel 1998, due anni prima di morire.
Fuori dal gioco vince il Premio UNEAC, Julian Del Casal, 1968.

Klein. La globalizzazione neoliberista dei disastri

Articolo di: 
Daniela Puggioni

Questa Testata giornalistica ha aderito allo sciopero generale indetto dalla CGIL per il 12 dicembre 2008 e pubblica questa recensione come approfondimento e riflessione sulla recente crisi economica, le sue conseguenze, e soprattutto la sua natura.

                                       Livia Bidoli, Direttore Responsabile ed Editoriale

Bidoli. Matrice visionaria

Articolo di: 
Iago Roberto Sannino

Matrice e realtà. Il viaggio di Livia Bìdoli inizia da questo titolo, che già da solo potrebbe costituire il verso di una poesia. Lo stampo, la base, l’humus sensitivo, il fuoco sacro… matrice. Il concreto, la direzionalità, i riferimenti, le regole… realtà. L’intero lavoro si equilibra tra questi due opposti.

Luzi. L'immagine danzante

Articolo di: 
Livia Bidoli

Accanto a Luzi un poeta dell'immagine danzante, ammutolita nel suo distendersi quieto tra le campagne toscane, vicino, a raccontare il poeta con la sua immaginazione protesa a distinguere fra l

Gelo di Thomas Bernhard. Il suo capolavoro

Articolo di: 
Giuseppe Talarico

La grande letteratura e i grandi libri devono equivalere a un pugno dato  nello stomaco – ha scritto nel suo Diario Franz Kafka.  Sorprende per la bellezza delle immagini poetiche e la profondità dei pensieri disseminati nella narrazione il libro di Thomas Bernhard, con cui alla metà degli anni Sessanta fece il suo esordio nella letteratura mitteleuropea, intitolato Gelo (Frost) e, di recente, ripubblicato dalla casa editrice Adelphi. Un giovane studioso di medicina si vede affidare dal suo maestro, un chirurgo affermato, il compito di recarsi in un paese di montagna, Weng, nel quale vive un pittore, che ha lasciato e abbandonato Vienna, dopo avere distrutto i quadri dipinti durante la sua vita. Il pittore è il fratello del medico e  del chirurgo. 

Gothic Dissent. Il tramonto della notte

Articolo di: 
Livia Bidoli

Uno spettacolo c'è stato poco tempo fa a Roma, e in giro per l'Italia per tutto marzo, a cura di Riccardo Paccosi e musicato dall'arpa celtica di Andrea Seki, intitolato Le sette parti della notte, da uno scritto del filosofo Giorgio Agamben; ha rischiarato il buio dell'Occidente: un buio del tutto metaforico, eppure, onnipresente. Se Huizinga e Spengler si fossero messi a scrivere un libro comune, tra L'autunno del medioevo e Il tramonto dell'Occidente, forse l'avrebbero intitolato così, Il tramonto della notte. E di questo si ha proprio bisogno.