Riccardo Muti. Un'autocelebrazione antidiacronica

Articolo di: 
Simone Vairo

Riccardo Muti, noto direttore d’orchestra italiano, ha deciso di regalare al pubblico l’ennesima ‘performance’: Prima la musica, poi le parole, la sua autobiografia edita da Rizzoli.

Solar di Ian McEwan. La poetica della scienza

Articolo di: 
Giuseppe Talarico

L’ultimo libro di Ian McEwan, Solar (Torino, Einaudi, 2010), colpisce ed incanta il lettore per molte ragioni e considerazioni di ordine letterario ed estetico, confermando il talento creativo di uno dei grandi scrittori ed intellettuali del nostro tempo.

Marchesini, Palumbo, Schira e De Vizzi. Tre libri tre donne

Articolo di: 
Lorena Carpentieri

Per la Festa della Donna, si può leggere uno fra i tre libri, recenti, scritti da donne. Il primo è di narrativa, "Un terrazzino di gerani timidi", l'autobiografia di Anna Marchesini; gli altri due di saggistica: "Dalla chioma di Athena" di Valeria Palumbo, e "Le voci di Petronilla", di Roberta Schira e Alessandra De Vizzi.

Canale Mussolini di Pennacchi. Stranieri fra italiani

Articolo di: 
Lorena Carpentieri

"Per la fame" (è l'incipit), è solo per la fame che la famiglia Peruzzi (come centinaia di altre dal Veneto e dall'Emilia) ha lasciato il proprio paese in provincia di Ferrara, per scendere nell'Agro Pontino, nella zona detta "Piscinara" delle Paludi Pontine ed occupare il podere 517 del Canale Mussolini.

Il Baule Sanderson. Uno scrigno di incantesimi a carboncino

Articolo di: 
Marco Ragni

Parigi, anni '30 del secolo scorso. La Ville Lumière è letteralmente stregata dalle illusioni del grande Sanderson, una sorta di Houdini dal carisma indiscutibile e dai modi aristocratici. Il mago passa con disinvoltura dai successi sul palco a quelli nell'alta società, dove è tenuto in grande considerazione. Un giorno però incontra l'affascinante Marie e tutto comincia a cambiare...

Brunonia Barry. Le stelle al femminile nel porto di Salem

Articolo di: 
Elena Romanello

Dopo la rivelazione de La lettrice bugiarda, arriva nelle librerie italiane la seconda fatica di Brunonia Barry, La ragazza che rubava le stelle, che conferma un talento capace di raccontare storie femminili in una realtà magica, entrando nelle contraddizioni dell'animo umano e dei suoi sentimenti, in tutte le loro sfumature e contraddizioni.

Tre libri di confine. E galeotto fu il paranormale

Articolo di: 
Elena Romanello

Tutto da noi cominciò con X-Files, quando sul piccolo schermo venne fuori una serie che era thriller, paranormale, fantascienza, tutto insieme, con in più una non taciuta anche se molto casta attrazione (fino ad un certo punto almeno) tra i due protagonisti, gli agenti Fox Mulder e Dana Scully.

Ilaria Bonfanti. Prosa poetica con punteggiatura

Articolo di: 
Emanuele Amoroso

Ilaria Bonfanti si presenta al pubblico dei lettori con un breve volume edito per la casa editrice Albatros, collana Donna NuoveVoci: Storia di un negroni senza punteggiatura. Il titolo non deve ingannare: la punteggiatura è presente ed è utilizzata con intelligenza, a delineare frasi, sottolineare momenti, accelerare o rallentare il ritmo di una narrazione giocata su numerosi piani sovrapposti.

Shakespeare raccontato da Nadia Fusini. Un excursus tra i capolavori del Bardo

Articolo di: 
Giuseppe Talarico

Le opere letterarie dei grandi geni, come Omero, Platone, Dante Alighieri, William Shakespeare, Miguel de Cervantes, hanno favorito e reso possibile la comprensione di ciò che definisce lo specifico della condizione umana ed esistenziale di ciascuna persona, oltre la dimensione del tempo  e dello spazio. Per averne conferma basta leggere l'approfondimento critico di Nadia Fusini, intitolato Di vita si muore (Milano, Mondadori, 2010) con il quale la grande studiosa di letteratura inglese spiega e commenta con notevole acume e con metodologia critica ammirevole, per chiarezza e profondità, i grandi drammi di Shakespeare, il sommo poeta e drammaturgo britannico.

Piera degli Esposti legge Joyce. Il flusso di coscienza dell'universo

Articolo di: 
Teo Orlando

Lunedì 13 dicembre 2010 il Teatro Studio dell’Auditorium Parco della Musica è stato teatro di un singolare evento: la lettura di alcuni brani tratti dal monologo finale di Molly Bloom nell’Ulisse di James Joyce, recitati mirabilmente dall’attrice Piera Degli Esposti e intervallati da un dottissimo commento affidato al poeta Valerio Magrelli e al filologo comparatista Piero Boitani.