- Articolo di:Daniela Puggioni
Il secondo appuntamento della Stagione di musica da camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, mercoledì 12 novembre scorso, ha visto ritornare dopo sei anni e trionfare Les Musiciens du Louvre diretti da Marc Minkowski, nell’esecuzione dei Concerti Grossi op. 3 di Georg Friedrich Händel.
cinema
- Articolo di:Davide Tartaglia
Dico spesso (soprattutto a me stesso) che Bob Dylan mi ha salvato la vita. È un’iperbole abusata nei confronti degli artisti, retorica e anche un po’ naïf con la quale si cerca di ostentare un’affinità elettiva che in qualche modo ci qualifichi o che dica al posto nostro qualcosa che non si riesce a dire. Forse è un po’ così anche nel mio caso, ma quello che è certo è che la musica di Dylan è stata compagna imprescindibile in un momento complicato della mia vita. In quell’occasione posso dire di averlo veramente “incontrato”.
- Articolo di:Stefano Coccia
Riavvolgiamo rapidamente il nastro. Di Ciao bambino avevamo sentito parlare una prima volta in occasione dell'ultima Festa del Cinema di Roma, allorché la giuria presieduta dalla regista e sceneggiatrice Francesca Comencini ivi affiancata dalla produttrice, compositrice e scrittrice Kaili Peng e dall'attore Antoine Reinartz, pescando fra i titoli delle sezioni Concorso Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public aveva stabilito per il Premio Miglior Opera Prima un ex aequo tra il film cinese Bound in heaven firmato da Huo Xin (sezione Progressive Cinema) e, per l'appunto, Ciao bambino di Edgardo Pistone (sezione Freestyle).
- Articolo di:Livia Bidoli
Al cinema soltanto per tre giorni, ossia il 20, 21, 22 gennaio 2025, The Opera! Arie per un'eclissi, il film a firma Davide Livermore e Paolo Gep Cucco, si presenta come un melting pot sul mito di Orfeo ed Euridice, rivistata in chiave postmoderna e postplandemica.
- Articolo di:Teo Orlando
L'abbaglio di Roberto Andò, presentato nel 2024, si propone come un'opera cinematografica che coniuga storia e finzione per indagare i paradossi e le contraddizioni dell'identità italiana. Ambientato nel 1860, durante la spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, il film offre un affresco che mescola dramma, comicità e riflessione storica, grazie a una narrazione in bilico tra epica e ironia.
- Articolo di:Teo Orlando
Dopo aver rivoluzionato il cinema con opere come Forrest Gump e Ritorno al futuro, Robert Zemeckis torna a esplorare il tempo e la memoria con Here, un film ispirato alla graphic novel di Richard McGuire. Con un cast guidato da Tom Hanks e Robin Wright, il film si pone come una riflessione poetica sulla vita e sulle connessioni che definiscono l'esperienza umana. L'idea, semplice e geniale, che sta alla sua base è la seguente: nel racconto, il tempo scorre in modo lineare, mentre è lo spazio a modificarsi. O meglio: potremmo dire che è tutto lineare, sia il tempo sia lo spazio, ma è l’autore che li parcellizza e li ricompone a suo piacimento o per suo diletto.
- Articolo di:Livia Bidoli
Il regista cileno Pablo Larraìn è conosciuto per No, il film sul referendum contro Pinochet, del 2012, e Neruda, come anche per Il Club - sulla pedofilia nella Chiesa -, entrambi del 2015. Ed è uscito alla ribalta con Post Mortem, del 2010, sui giorni del golpe contro il capo di stato socialista Salvador Allende nel 1973, ordito dal Generale Augusto Pinochet Ugarte e organizzato col supporto della CIA. Questo invece è un film su Maria Callas, gli ultimi giorni melanconici della diva a Parigi, in depressione e circondata dai suoi due intendenti italiani. Lei è interpretata da Angelina Jolie; la cameriera e cuoca da Alba Rohrwacher; il maggiordomo da Pierfrancesco Favino.
- Articolo di:Livia Bidoli
Il nuovo horror che Robert Eggers dedica a due capolavori sul personaggio del vampiro riprende il titolo dal film in bianco e nero del 1922 di Friedrich Wilhelm Murnau, Nosferatu, nome che in romeno significa "non morto". Oltre alla dedica implicita al Dracula di Francis Ford Coppola del 1992, si notano anche riferimenti a Vampyr di Carl Theodor Dreyer del 1932, tratto invece dalla raccolta di racconti di Joseph Sheridan Le Fanu dal titolo In a Glass Darkly (1872); nonché al Nosferatu di Werner Herzog del 1979 con Klaus Kinski nella parte principale.
- Articolo di:Livia Bidoli
Sul grande schermo è uscito da poco Wicked, intitolato come Wicked: Parte 1 (Wicked: Part 1), diretto da Jon M. Chu. Il sottotitolo fa da subito pernsare ad un continuum, e forse anche ad una serie, estrapolata da questo musical di Winnie Holzman e Stephen Schwartz, a sua volta ispirato al romanzo Strega - Cronache dal Regno di Oz in rivolta di Gregory Maguire, una rivisitazione del capostipite Il meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum.
- Articolo di:Teo Orlando
Vincitore del premio per la miglior regia al Festival di Cannes, Grand Tour segna il ritorno di Miguel Gomes con un’opera che spazia tra diversi generi e registri, confermando la sua fama di autore visionario. Il film intreccia una storia d’amore e fuga, ambientata nel 1918, con un viaggio cinematografico che abbraccia l’Asia contemporanea e l’immaginario storico, offrendo agli spettatori un’esperienza unica.
- Articolo di:Teo Orlando
Dopo ventiquattro anni, Ridley Scott torna nell'arena con Gladiatore II, un sequel che promette di riprendere l’epicità del film originale e riportare sul grande schermo l’eterna lotta per il potere e l’onore, questa volta attraverso gli occhi di Lucio Vero, figlio di Lucilla e nipote di Marco Aurelio. Ambientato nel 200 d.C., vent’anni dopo la morte di Massimo Decimo Meridio (il "gladiatore" originale, intepretato da Russell Crowe), il film ci racconta la caduta e la rinascita di Lucio, costretto alla schiavitù e spinto a combattere nell'arena, seguendo l’esempio dell’eroico gladiatore che un tempo lo salvò.

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